Un italiano ed un rumeno residenti a Senigallia bloccati dai carabinieri mentre tentano di depredare a Monte Porzio Villa Palombara
Un italiano ed un rumeno residenti a Senigallia bloccati dai carabinieri mentre tentano di depredare a Monte Porzio Villa Palombara
MONTE PORZIO – I carabinieri della Stazione di Monte Porzio hanno tratto in arresto due uomini, un italiano e un rumeno, rispettivamente di 35 e 38 anni, residenti a Senigallia, per furto aggravato in concorso di beni dalla residenza storica “Villa Palombara” di Monte Porzio, già sede dell’omonimo agriturismo.
Erano circa le 11 del mattino quando il custode della struttura recettiva ha udito dei rumori provenire dal piano terra dello stabile (la struttura risulta attualmente chiusa al pubblico quindi era da escludere si trattasse di clienti).
A questo punto il custode ha deciso di rendersi conto di persona di cosa stesse accadendo e, giunto all’altezza della hall, ha notato la presenza di due persone, le quali, dopo essere state interpellate circa il motivo della loro presenza, hanno riferito che erano li per fare un giro.
Al custode però non è sfuggito che lungo il corridoio che porta alle stanze vi erano sul pavimento diverse suppellettili e che altro materiale era posizionato proprio nei pressi dell’ingresso principale, tra cui violini, quadri, una lampada e altri oggetti antichi di valore, costituenti l’arredo dello stabile, spostati dalla loro naturale posizione e pronti ad essere caricati su un’auto parcheggiata poco lontano.
A questo punto il custode chiama i carabinieri della locale Stazione di Monte Porzio, già contattati in altre occasioni sempre per motivi relativi alla gestione dell’immobile. La tempestività dell’intervento dei militari nel raggiungere il luogo degli eventi ha di fatto evitato che le due persone potessero nel frattempo darsi alla fuga.
Dopo un rapido sopralluogo i militari hanno potuto constatare che l’intero piano terra, composto dalla hall, uffici di servizio, un lungo corridoio e il salone ristorante, era stato interamente spogliato dai suoi arredi: 2 violini, dieci quadri, 5 icone antiche in legno raffiguranti immagini sacre, 5 lampade da tavolo, un candelabro in ottone, un arco antico in legno e altri oggetti antichi costituenti l’arredamento dell’immobile, del valore complessivo di circa 20.000 euro, materiale riposto tutto sul pavimento.
Nulla però è stato portato via. La refurtiva è stata interamente riconsegnata nelle mani del proprietario. Di li a poco i due avrebbero riposto quanto trafugato a bordo di una Kia Ceed SW di colore grigio di proprietà dell’italiano, rinvenuta a pochi metri dall’ingresso della struttura, per poi allontanarsi definitivamente.
Ai due, davanti all’evidenza dei fatti, non è rimasto che ammettere le proprie responsabilità. Le risultanze sono state trasmesse alla Procura della Repubblica di Pesaro, che ne ha chiesto la convalida dell’arresto e il rito per direttissima.
Stamane l’udienza, all’esito della quale il trentacinquenne italiano ha patteggiato la pena di mesi 8 di reclusione ed euro 250 di multa, mentre il cittadino rumeno mesi 6 di reclusione e 200 euro di multa.
Ad entrambi è stata inoltre irrogata la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune di Monte Porzio per tre anni.
Ancora una volta la prossimità del comando dell’Arma e la collaborazione dei cittadini nel segnalare quanto stava accadendo hanno permesso che non venisse depredata una splendida residenza storica del XVI secolo, di fatto patrimonio di tutta la comunità monteporziese.
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it