Mario Fiore: “Dopo una lunga riflessione ho deciso di non proseguire il mio impegno politico a Senigallia”
Mario Fiore: “Dopo una lunga riflessione ho deciso di non proseguire il mio impegno politico a Senigallia”
di MARIO FIORE*
SENIGALLIA – È stato necessario prendersi del tempo per elaborare la decisione riguardo alla mia posizione alle prossime elezioni amministrative di maggio: nonostante la forte stima dimostratami da più parti, alla fine ho deciso di non proseguire il mio impegno amministrativo.
La mia storia politica nasce nel 1998 quando mi presentai con la lista civica “Senigallia Rinascita” che appoggiava Marcantoni Sindaco. Proprio in quel periodo feci la mia prima conoscenza di Maurizio Mangialardi, che fu scelto dall’allora opposizione consiliare, come candidato alla carica di Presidente del Consiglio comunale perché secondo noi già dimostrava le sue doti di politico lungimirante. Lo votai allora convintamente.
Alla fine fu eletto Mario Cavallari ma da lì ebbe inizio una storia politica e di amicizia vera, tra il sottoscritto e Mangialardi che dura da ben 22 anni e durerà per sempre. Dopo varie vicissitudini politiche susseguitesi, mi spostai con Eudosio Magnini nel gruppo misto votando dopo pochi mesi la sfiducia all’amministrazione Marcantoni.
Da allora, pur essendo sempre attento alle vicende politiche della città e comunque corroborando l’amicizia politica e non solo con Maurizio Mangialardi, presi un periodo di pausa. Cementando ancor di più non solo l’affinità politica ma anche un’amicizia personale molto forte con Maurizio, mi ripresentai con le elezioni del 2010 nella lista civica Vivi Senigallia, che appoggiava Mangialardi sindaco. La lista che portava il nome del Sindaco aveva scelto me. Con 147 voti fui il secondo candidato più votato nella lista, a pochissimi voti da quello che poi sarebbe stato il Vice Sindaco, Maurizio Memé, con il quale tutt’oggi nutro una grande stima e una profonda amicizia.
In virtù di questo dato finale obiettivo, la città mi riconobbe come un punto di riferimento per la nuova amministrazione. Durante questo mandato fui eletto presidente della I Commissione con risultati apprezzati da tutte le parti, con i vari provvedimenti che furono votati sempre all’unanimità (come il Consiglio grande che può essere richiesto da tutti i cittadini, il regolamento sulla concessione dei contributi alle associazioni e enti e il regolamento sulla consulta degli immigrati) e mai in passato nessuna commissione aveva lavorato così tanto e prodotto così tanti atti.
Proprio per questo fino ad oggi ho avuto sempre sostegno e stima da più parti politiche e non nascondo che anche in questi giorni mi hanno chiamato diversi esponenti di varie liste che stimo come persone e di questo pubblicamente li ringrazio, poiché rappresenta per me un motivo di orgoglio. Il mio è sempre stato un percorso lineare assieme alle liste civiche apartitiche al servizio della città. Ma al centro ho sempre avuto chiaro l’obiettivo, quello cioè di stare dalla parte in cui sono stato proprio in questi ultimi dieci anni, ossia con Vivi Senigallia e Mangialardi.
Per me, di fatto, si chiude un ciclo politico, in una città diversa e trasformata assieme a Maurizio e a Vivi Senigallia, di cui comunque mi sento ancora parte integrante. Basti pensare alle riqualificazioni di Corso Matteotti, Via Carducci e Largo Puccini. Di Piazza Garibaldi, della Biblioteca, del Foro Annonario e dei Giardini Catalani. Di Piazza Saffi accogliente e bellissima senza più auto. Della Rotonda, di un Porto bellissimo e invidiato da tutti. Di un teatro che oggi è un successo di eventi e conta 660 abbonamenti ad ogni stagione e prima era un cinema solo un po’ più grande.
Di Roncitelli e Scapezzano e della valorizzazione delle frazioni. Di una città che prima era considerata un satellite di Rimini e ora è la sorprendente “Senigallia”, considerata e pubblicizzata sui giornali nazionali più importanti. Di una città con ben 22 bandiere blu. Solo a ricordare per pillole, come degli affreschi, il lavoro che insieme, ma soprattutto grazie al progetto e alla visione del mio amico Sindaco Mangialardi è stato fatto non nascondo una forte emozione e anche tanta commozione.
Oggi come oggi, però, proprio per le considerazioni fatte sopra, ritengo concluso anche il mio impegno politico in prima persona. Le luci dei riflettori si chiudono per ora qui. Continuerò nel mio piccolo a fare politica da semplice cittadino, magari chissà riprendendo, in un futuro a lungo termine, le cose da dove le ho interrotte.
*Ex consigliere comunale – Senigallia
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