Nona candelina a Senigallia per l’Associazione di Storia Contemporanea che presenta il nuovo libro di Andrea Pongetti
Nona candelina a Senigallia per l’Associazione di Storia Contemporanea che presenta il nuovo libro di Andrea Pongetti
SENIGALLIA – Oggi, lunedì 13 gennaio, l’Associazione di Storia Contemporanea compie il suo nono anno di vita e celebra sobriamente la ricorrenza presentando il nuovo libro di uno dei suoi soci fondatori, Andrea Pongetti, “Non solo un gioco. Le Marche del calcio” (Ed. il lavoro editoriale, 2019), una ricostruzione accurata della disciplina sportiva più amata e diffusa nel territorio regionale: un autentico viaggio tra squadre, calciatori, professionisti e sigle che hanno fatto conoscere nel secolo scorso le Marche in tutta la penisola.
L’appuntamento è per le 18.15 presso la Sala “Chiostergi” del Centro Cooperativo Mazziniano (via Chiostergi, 10): il libro sarà presentato, insieme all’autore, dal presidente associativo Marco Severini e dal giornalista Nicolò Scocchera.
La vicenda storica dell’Associazione (nata in un’aula dell’Università di Macerata il 13 gennaio 2011) abbraccia l’intero secondo decennio di questo secolo, un periodo in cui il mondo e la società sono ulteriormente cambiati. Post-tecnologica, informatizzata, globalizzata, aziendalizzata: nella società dei selfie, del carrierismo, dell’autoreferenzialità e dell’individualismo spinto all’ennesima potenza, l’Associazione di via Chiostergi si è segnalata fin dall’inizio per una proposta differente, incentrata sulla passione per la ricerca scientifica, per la conoscenza della materia tra le più detestate e incomprese sui banchi di scuola, sull’incontro e sul dialogo, su valori e principi umanistici.
Ogni settimana l’Associazione si apre alla comunità e ai giovani per parlare di storia contemporanea, per insegnare le basi della ricerca storica, per proporre iniziative di rilievo storico-culturale: fa tutto ciò gratuitamente perché nella gratuità ha sempre creduto e continuerà a credere. Inoltre, la storia dell’Associazione è stata costellata da una serie di novità, in particolare dalla delineazione di nuove frontiere della ricerca: nove anni or sono una storia odeporica, attenta cioè a studiare e ricostruire le dinamiche e le modalità di viaggi, spostamenti e trasferimenti, neanche esisteva e “l’odeporeia” era materia riservata ai linguisti; la storia di genere e delle donne, che in Italia e nel mondo viene coltivata da diversi soggetti (sempre pochi rispetto ai paesi più evoluti!), ha permesso agli studiosi dell’Associazione di cogliere traguardi rilevanti, come la scoperta delle protoelettrici italiane ed europee e la contestualizzazione della loro battaglia, la rilettura delle principali tappe dell’emancipazione femminile, la ricostruzione della legge sulla capacità giuridica della donna e, non ultimo, la realizzazione di un repertorio biografico regionale (il “Dizionario delle donne marchigiane”, giunto alla terza edizione) che ha fatto delle Marche la seconda regione italiana, dopo la Lombardia, ad aver storicizzato l’esperienza della presenza femminile nella contemporaneità. La stessa storia territoriale, così negletta in ambito accademico, ha trovato una sponda fertile nelle ricerche dell’ASC che si sono aperte, nello scorso decennio, con un volume di grande successo, “Le Marche e l’Unità d’Italia” (quattro edizioni e altrettante ristampe, migliaia di copie vendute), che ha indagato l’ingresso della periferia adriatica nella comunità nazionale, e si è concluso con “Senigallia. Una storia contemporanea”, di cui sta per uscire la seconda edizione, il classico libro a cui tanti hanno pensato senza però realizzarlo: in una città ricca di storici e di tradizione storiche come Senigallia, è stato questo un segno importante, una traccia che resterà per le future generazioni.
L’Associazione ha inoltre completato la ricostruzione della storia marchigiana nel XX secolo: sette volumi, oltre mille pagine complessive, una sessantina di storici e studiosi coinvolti. Infine la storia politica analizzata dall’ASC ha investito, indagato e rivisitato tutti i momenti cruciali dell’età contemporanea attraverso ricerche originali e innovative: dalla Repubblica romana alle guerre d’indipendenza, dalla Settimana rossa ai due conflitti mondiali senza dimenticare la seconda metà del Novecento e aprendo finestre originali sui valori della pace e del dialogo, della condivisione e dell’accoglienza culturale.
Quanti studiosi e studiose, italiani e stranieri, sono stati ospitati nell’ultimo decennio? Quante offerte di riflessione e di confronto l’Associazione ha proposto alla comunità? Quante volte ha portato all’estero i migliori risultati degli studi da essa realizzati? Tutto ciò è stato possibile anche grazie agli enti pubblici e privati che hanno sostenuto le ricerche di un ente comunque autonomo e indipendente grazie alle quote annuali (tra le più basse d’Europa) dei suoi associati che ricevono due riviste, “Itineris”, di taglio odeporico, e “Centro e periferie”, riguardante la storia politico-civile.
Chiunque si può iscrivere e condividere la passione per storia e la contemporaneità, perché l’Associazione è uno spazio aperto, di integrazione, una realtà disponibile, che ogni settimana risponde a domande e richieste tra le più disparate, che soprattutto guarda ai giovani e alla loro esigenza di conoscere la società del nostro tempo. Oggi è una festa che va condivisa con tutti i 427 soci sparsi nel mondo. Guardando al futuro, con un occhio vigile sul presente, cogliendo nel passato – e nella sua interpretazione libera, appassionata, critica – la bussola di riferimento per il cammino che ci attende.
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