Educazione sentimentale e prevenzione del cyberbullismo al centro di un incontro a Fano con gli studenti
Educazione sentimentale e prevenzione del cyberbullismo al centro di un incontro a Fano con gli studenti
FANO – Si è tenuto questa mattina nell’aula Magna dell’Istituto Tecnico professionale POLO 3 di Fano, l’incontro del progetto “Educazione sentimentale e prevenzione del Cyberbullismo nelle scuole” promosso dalla Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche.
Il progetto, che nel suo incontro fanese ha avuto per relatori Sara Cucchiarini (Commissaria della Comissione Regionale per le Pari Opportunità), l’avvocato Eleonora Nocito e la dottoressa Antonella Ciccarelli, ha l’obiettivo di affrontare temi quali il rispetto fra i sessi e l’educazione ai sentimenti, per sviluppare una generazione consapevole e aperta ai valori di equità e parità e di prevenire e contrastare il bullismo con particolare focus su sexting e cyberpedofilia.
Il corso viene articolato attraverso lezioni agli studenti degli istituti di istruzione secondaria superiore e si propone di educare le giovani generazioni ad evitare comportamenti pericolosi che vengono messi in atto in ambiente scolastico e tramite l’utilizzo delle tecnologie informatiche, che portano conseguenze gravi soprattutto nella fascia di età dei giovanissimi.
Il progetto è stato approvato dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Marche con
deliberazione n. 18 dell’11 settembre 2019. Ha il patrocinio del Garante dei Diritti delle Marche.
Gli studenti coinvolti sono circa 3000 in rappresentanza di oltre 20 istituti superiori marchigiani.
“L’obbiettivo di questo focus su educazione sentimentale e cyberbullismo – sottolinea Sara Cucchiarini, assessora Pari Opportunità del Comune di Fano – é quello di dare ai ragazzi e alle ragazze gli strumenti per muoversi in modo più consapevole nel labirintico mondo dei nuovi media che nascondono striscianti insidie ma anche in quello dei rapporti interpersonali più in generale. Superare atteggiamenti prevaricatori o discriminatori per lasciare posto ad un modo di incontrare l’altro più rispettoso ed empatico é sempre più una necessità educativa e come tale é necessario lavorarci sui banchi di scuola. Ringrazio la Dirigente e i Docenti del Polo 3 di Fano per il loro costante impegno a riguardo”.
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