Ruba le offerte nella chiesa di Sant’Orso: i carabinieri si fingono fedeli e lo arrestano
Ruba le offerte nella chiesa di Sant’Orso: i carabinieri si fingono fedeli e lo arrestano
FANO – I carabinieri della Stazione di Fano hanno tratto un fanese di 39 anni (D.P.) per furto aggravato continuato di offerte dalle cassette dei fedeli della Chiesa di Sant’Orso.
Le indagini sono partite dalla segnalazione del parroco di alcuni ammanchi constatati nei giorni scorsi. Le offerte, benché per loro natura non tracciate, venivano riposte dai fedeli in buste nominative ed erano necessarie a contribuire ad un mutuo acceso dalla chiesa per dei lavori già svolti.
Il religioso segnalava in particolare due ammanchi riscontrati nelle giornate del 18 e 25 novembre scorsi, quando due giovani erano stati notati, in entrambe le occasioni durante la mattinata, introdursi nella chiesa, avvicinarsi all’offertorio e uscire subito dopo con un qualcosa nelle mani.
Il sacerdote, dopo aver cercato di risalire all’ammontare interpellando i fedeli, ha quantificato l’ammanco per entrambi gli eventi in circa 500 euro.
Immediate le indagini sviluppate dai carabinieri della locale Stazione: tramite alcune immagini rilevate da un impianto di videosorveglianza del posto che avevano ripreso i due in azione, sono riusciti subito a dare un nome ed un volto ai due ladri.
Tenuto conto che la maggior parte delle offerte veniva normalmente lasciata nella giornata di domenica durante la messa, ieri i militari della Stazione hanno deciso di organizzare un servizio di osservazione nei pressi della chiesa.
In particolare erano quasi le 11 di mattina quando due militari, già in chiesa come fossero fedeli, hanno notato sopraggiungere D.P. che, dopo un breve sopralluogo, ha prelevato un opuscolo da uno dei banchi; quindi con una piccola pila ha forzato, illuminandola, la fessura per le offerte, e mediante un metro flessibile in metallo sulla cui punta vi era un adesivo, ha iniziato a “pescare” le buste delle offerte.
A questo punto è scattata l’azione dei militari, che hanno subito bloccato il giovane dichiarandolo in arresto.
Le indagini approfondite, svolte immediatamente dai carabinieri, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro, nella persona del dottor Giovanni Narbone, hanno portato a contestare al giovane tutti e tre gli episodi criminosi. Nella mattinata odierna il rito direttissimo all’esito del quale il giovane è stato condannato ad un anno e 10 mesi di reclusione e alla multa di 400 euro.
Degli episodi del 18 e 25 risponderà di furto aggravato continuato in concorso anche il complice, un giovane di 25 anni, denunciato a piede libero, anch’egli già identificato.
Ad aggravare la posizione di D.P. il particolare di essere sottoposto alla detenzione domiciliare per analogo reato, e che durante il furto stava in realtà usufruendo di un permesso giornaliero riconosciutogli per motivi assistenziali.
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