Rinnovo della concessione all’Api: Rifondazione Comunista chiede al Consiglio comunale di Chiaravalle di far sentire la sua voce
Rinnovo della concessione all’Api: Rifondazione Comunista chiede al Consiglio comunale di Chiaravalle di far sentire la sua voce
CHIARAVALLE – Dal Partito della Rifondazione Comunista riceviamo: “Chiediamo al Consiglio comunale di attivarsi per far sentire la voce di Chiaravalle sul rinnovo della concessione all’Api.
“Abbiamo trasmesso oggi al Consiglio comunale di Chiaravalle la nostra proposta di “ordine del giorno popolare” sottoscritta in questi giorni da decine e decine di cittadini.
“L’ordine del giorno, invita la giunta ad attivarsi con sollecitudine in vista della scadenza e del prossimo rinnovo della concessione all’Api di Falconara per la raffinazione e le attività connesse.
“L’azienda non sta nel nostro territorio ma come è evidente i problemi che crea riguardano non solo Falconara ma tutta la bassa Vallesina, tanto che il territorio dei Comuni di Montemarciano, Chiaravalle, Monte San Vito, Jesi ed Agugliano oltre, ovviamente a Falconara M. è stato classificato Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA).
“Già nel 2008, ai tempi della precedente concessione, l’azienda aveva sottoscritto un articolato protocollo d’intesa nel quale c’era l’impegno alla riduzione delle attività, alla riconversione produttiva, sempre in campo energetico, alla dismissione di parti dello stabilimento. Purtroppo oggi possiamo constatare che quegli impegni son stati disattesi e che le istituzioni chiamate a vigilare sul rispetto di questo accordo, in primis la regione ma pure i Comuni, hanno in gran parte omesso questo impegno.
“Ora il quadro normativo è cambiato e spetterà al Governo e ai ministeri competenti l’ultima parola sul rinnovo ma è ovvio che l’azione del territorio potrà e dovrà incidere su questa decisione. In questa ottica vogliamo sollecitare il nostro comune ad intraprendere, subito, un’azione. Fin qui Chiaravalle è stata silente in ogni senso. Anche quando negli ultimi mesi alcuni incidenti e inconvenienti hanno creato significativi allarmi ambientali e disagi alla popolazione.
“Con questa proposta chiediamo che la ricerca di soluzioni ambientalmente compatibili diventi patrimonio dei cittadini. Aspettiamo con fiducia l’iniziativa del Consiglio comunale, pronti a dare il nostro contributo e sostegno”.
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