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Recuperata dai carabinieri la “Madonna con Bambino” rubata cinque anni fa ad Arcevia

Recuperata dai carabinieri la “Madonna con Bambino” rubata cinque anni fa ad Arcevia

REGGIO CALABRIA – C’è anche una “Madonna con Bambino”, di scuola napoletana, trafugata cinque anni fa ad Arcevia, tra i beni recuperati al termine di una brillante operazione condotta dai carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale, su delega della Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
L’inchiesta, avviata nel novembre 2015, dopo un controllo ad un antiquario di Reggio Calabria, anche grazie ad attività tecniche e di riscontro, mediante l’utilizzo della banca dati gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha consentito di scoprire una banda, con base nel Napoletano e ramificazioni nel Bresciano, specializzata nella ricettazione di oggetti di antiquariato di provenienza illecita che si serviva di antiquari calabresi compiacenti per esportare illecitamente i beni rubati e venderli in fiere di settore in Francia, soprattutto ad Avignone e Montpellier.
Nel corso dell’operazione sono state recuperate diverse opere trafugate, alcune delle quali di rilevante valore, nonché un ingente quantitativo di oggetti di antiquariato esportati in Francia. Tra le opere più importanti recuperate dai carabinieri c’è appunto il dipinto – olio su tela, del ‘700 -, raffigurante la “Madonna con Bambino”, di scuola napoletana, trafugato nel 2014 da un palazzo nobiliare di Arcevia.
L’operazione, denominata “Antiques”, è stata condotta tra Reggio Calabria, Napoli, Brescia, Catania, Torre del Greco, Arzano, Melito di Napoli, Sant’Antonio Abate, Ischia, Castrezzato, Isola del Liri, Grana, dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza, coadiuvati da quelli del reparto operativo Tpc di Roma, dei Nuclei Tpc di Napoli, Roma, Bari, Perugia, Firenze, Monza, Torino, della Sezione Tpc di Siracusa e dell’Arma territoriale di Reggio Calabria.
Al termine della lunga inchiesta sono cinque le persone finite agli arresti domiciliari, mentre sono state effettuate 20 perquisizioni. Superiore al milione e mezzo di euro, invece, il valore stimato delle opere recuperate dai carabinieri.

 

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