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A Senigallia il Pd si prepara ad indicare con le primarie il successore di Mangialardi

A Senigallia il Pd si prepara ad indicare con le primarie il successore di Mangialardi

SENIGALLIA – Dai Giovani Democratici di Senigallia riceviamo: “Meno di un anno ci separa dalle prossime elezioni comunali. Chi amministra una città lo fa sempre pensando in una prospettiva di lungo periodo. I frutti di un buon lavoro per la collettività si raccolgono nell’arco degli anni e per questa ragione, come Giovani Democratici, siamo grati all’Amministrazione comunale uscente per il lavoro fatto.
“I progetti che si portano avanti oggi sortiranno i loro benefici quando siederà un nuovo consiglio, un nuovo Sindaco, una nuova giunta. Coloro che saranno chiamati a rappresentare la nostra comunità dovranno quindi avere una visione che va ancora oltre: l’idea di una città a 5, 10, 20 anni.
“Bisogna lavorare su un programma innovativo.
Cruciale in tal senso è la scelta di chi dovrà incarnare questo progetto.
“Per trovare il prossimo candidato Sindaco non si può prescindere dallo strumento delle primarie: aperte e partecipate.
“Da tempo, infatti, a partire dallo scenario nazionale, si registra un crescente distacco tra i cittadini e i loro rappresentanti, tra eletti ed elettori. Questa sensazione di estraneità, se non di contrapposizione, si traduce spesso nel crescere di formazioni politiche radicali e spesso qualunquiste, a volte in astensione e, sempre, in una generale sfiducia verso il mondo della politica.
“Diventa allora fondamentale ricucire questo strappo: un modo efficace di farlo è decidere assieme chi dovrà correre per la carica di Sindaco. I cittadini devono tornare a fare proprio il momento politico. Il dibattito, il confronto delle idee e delle persone che quelle idee portano avanti: in ciò si concretizza la politica.

“Su questo punto lo statuto del Pd indica un percorso chiaro: le primarie. Perché la scelta del nome sia l’atto finale di un percorso condiviso, piuttosto che tentare di costruire una  candidatura unica come punto di partenza, rischiando che si riveli debole”.

 

 

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