Barriere antirumore, il sindaco di Senigallia replica alla Lega e scarica ogni responsabilità sul Governo
Barriere antirumore, il sindaco di Senigallia replica alla Lega e scarica ogni responsabilità sul Governo
SENIGALLIA – “Sarà il loro essere in eterna campagna elettorale o l’incapacità di comprendere i più basilari meccanismi istituzionali e amministrativi, ma di certo c’è che i signori della Lega di Senigallia, con le loro recenti considerazioni sulle barriere fonoassorbenti, hanno collezionato l’ennesima topica. L’installazione di dette barriere, infatti, non è stata, non è e continuerà a non essere un’esigenza dell’Amministrazione comunale; ciò che abbiamo fatto è stato solamente sostenere le richieste di cittadini e imprese, e lavorare con Rfi per giungere a soluzioni soddisfacenti per tutti, come dimostra il caso di via Perugia. Non è dunque il Comune che decide se tali barriere devono essere realizzate o no. È evidente che il progetto può essere fermato o rivisto solo attraverso un’azione politica del governo che, forse la cosa sarà sfuggita ai leghisti senigalliesi, è in mano al loro partito e ai loro fidi alleati del Movimento 5 Stelle”. Così il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi replica alle accuse mosse dalla Lega alla giunta comunale sulla questione delle barriere antirumore.
“Per noi – continua Mangialardi – la barriere non sono assolutamente un dogma. Ne abbiamo fatto a meno per decenni, possiamo farne a meno anche in futuro. La verità è che se non si vuole scadere nell’inutile demagogia, come sta facendo la Lega, il bandolo della matassa va preso in mano dal governo, e in particolare dai ministeri della Infrastrutture e dell’Ambiente. Peraltro, non è neanche vero che la giunta tace o è inerte, tutt’altro. Sulla questione ci stiamo muovendo già da tempo nelle opportune sedi istituzionali insieme alla Regione Marche. Se sarà necessario, visto che i rappresentanti locali dei partiti di governo non ne sono capaci, andremo noi a parlare con il ministro Danilo Toninelli e il ministro Sergio Costa. E saremo molto chiari: le barriere vanno fatte dove vengono richieste dai cittadini, per il resto se governo e Rfi decidono di non farle meglio, se invece decideranno di andare avanti, le modalità del progetto andranno discusse con gli enti locali interessati”.
Nelle foto: le prime barriere realizzate a Senigallia
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