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Il libro del magistrato Giuliano Turone apre a Senigallia la XV edizione della Rassegna di Storia Contemporanea

Il libro del magistrato Giuliano Turone apre a Senigallia la XV edizione della Rassegna di Storia Contemporanea

SENIGALLIA – Si apre mercoledì sera, alle 21.15 presso il Palazzetto Baviera, la XV Rassegna di Storia Contemporanea che, promossa dal Centro Cooperativo Mazziniano in collaborazione con l’Associazione di Storia Contemporanea, ospita il noto magistrato Giuliano Turone, autore del libro fresco di stampa, e già divenuto best-seller, “Italia occulta” (Ed. Chiarelettere, 2019).

Nato a Santa Margherita Ligure nel 1940, Turone è stato giudice istruttore a Milano (1970-87), poi componente del primo staff di magistrati della Procura nazionale antimafia e ha collaborato con il Consiglio d’Europa (per la redazione della convenzione di Strasburgo sul riciclaggio, 1990) e con le Nazioni Unite (come pm presso il Tribunale penale internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia).

Le sue inchieste principali hanno portato all’arresto del mafioso Luciano Liggio, al rinvio a giudizio di Michele Sindona, nell’ambito dell’indagine sull’omicidio di Giorgio Ambrosoli (1979), e alla perquisizione domiciliare dei recapiti del faccendiere Licio Gelli che, il 17 marzo 1981, ha svelato il migliaio di iscritti alla P2 oltre a 33 buste contenenti prezioso materiale documentario sulla loggia segreta. Giudice emerito della Corte di cassazione, Turone è stato docente di Tecniche dell’investigazione all’Università Cattolica di Milano.

Ha dismesso la toga nel 2007 per dedicarsi allo studio, all’insegnamento e alla pubblicazione di libri di cui “Italia occulta” è l’ultimo in ordine di tempo. Un libro bello, dettagliato, emozionante che parte dall’analisi di alcuni fatti terribili (dal delitto Moro alla strage di Bologna) del triennio maledetto (1978-80) che ha sconvolto la vita nazionale, fatti rimasti il più delle volte senza giustizia e che l’autore ha ricostruito nel disegno storico complessivo di un’Italia inquinata dal malaffare di criminali, terroristi e mafiosi ma anche da uomini delle istituzioni che hanno tradito la Repubblica, difesa invece con coraggio e lealtà fino al sacrificio della vita da “eroi” civili e militari quali magistrati, carabinieri, finanzieri, poliziotti e alcuni politici “tenaci” come Tina Anselmi. Scrive nella Prefazione il giornalista e scrittore Corrado Stajano che “Italia occulta” è un libro “importante”, poiché documenta “con nettezza un passato torbido ancora non del tutto conosciuto”, un passato in cui la P2 risulta la “metastasi delle istituzioni, il cuore, la matrice maligna, portatrice di quasi tutte le nequizie di quegli anni” e nel quale Andreotti e Cossiga risultano gli uomini “più sospettati, i più coinvolti, vicini e amici di quei traditori della Repubblica”.

Se l’Italia odierna è ancora un paese libero, molto lo dobbiamo a chi l’ha servita con onestà e determinazione in quel frangente drammatico: una lezione, forse la più alta di natura storica e civile, che va consegnata alle giovani generazioni. Un libro da leggere tutto d’un fiato, privo di sottotitolo ma con importanti testi in Appendice di A. Beccaria, S. Limiti, S. Materia e B.A. Piccone. Porta i saluti il presidente del Centro Mazziniano, dr. Alessandro D’Alessandro, dialoga con Giuliano Turone il prof. Luigi Alfieri, dell’Università di Urbino. Prossimo appuntamento, mercoledì 12 giugno (stessa ora e location) con la biografia di Lodovico Mortara scritta da Massimiliano Boni, consigliere della Corte costituzionale.

 

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