L’Ufficio del Giudice di Pace di Senigallia è prossimo alla paralisi
L’Ufficio del Giudice di Pace di Senigallia è prossimo alla paralisi
I consiglieri comunali Roberto Paradisi, Luigi Rebecchini e Alan Canestrari hanno presentato un ordine del giorno
SENIGALLIA – Tra pochi giorni, l’Ufficio del Giudice di Pace sarà nella impossibilità di continuare a lavorare. Di tre persone attualmente in organico (originariamente erano previste in organico pieno ben 5 dipendenti), una verrà collocata in pensione a fine maggio. Dal primo giugno, l’Ufficio rischia la paralisi.
Come noto, attualmente, gli impiegati amministrativi dell’ultimo presidio giudiziario del territorio sono individuati e retribuiti dalle Amministrazioni locali, di intesa con il Ministero della Giustizia. E’ compito dunque degli enti locali provvedere alla sostituzione del personale.
“Nonostante il sindaco sia a conoscenza della gravissima situazione da mesi – affermano i consiglieri comunali Roberto Paradisi, Luigi Rebecchini, Alan Canestrari -, non solo non risulta ad oggi (a pochi giorni dal collocamento in pensione della funzionaria di cancelleria) individuato nessun sostituto dello stesso livello contrattuale ma nemmeno risultano avviate le procedure per l’avvio alla necessaria formazione.
“L’Amministrazione comunale, di intesa con gli altri Comuni consorziati che hanno il dovere parimenti di interessarsi alla delicata situazione che coinvolge i cittadini di tutto il comprensorio, deve agire in termini immediati. I cittadini non possono permettersi di perdere l’ultimo presidio giudiziario del territorio. Per questo – affermano sempre Paradisi, Rebecchini e Canestrari – chiederemo al Consiglio comunale di esprimersi invitando l’Amministrazione comunale a immediate misure”.
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Questo l’Ordine del giorno inviato dai consiglieri comunali Roberto Paradisi, Luigi Rebecchini e Alan Canestrari al presidente del Consiglio comunale:
I sottoscritti consiglieri comunali Roberto Paradisi, Luigi Rebecchini, Alan Canestrari
PREMESSO che
- Il Comune di Senigallia, consorziando i Comuni limitrofi, aveva richiesto ed ottenuto dal Ministero della Giustizia il mantenimento degli Uffici del Giudice di Pace, con competenza sui rispettivi territori, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che doveva e deve messo a disposizione dagli enti medesimi;
- E’ rimasta così dell’Amministrazione Giudiziaria unicamente la determinazione dell’organico del personale di magistratura onoraria entro i limiti della dotazione nazionale complessiva, nonché la formazione del relativo personale amministrativo;
- Il Giudice di Pace di Senigallia svolge funzione essenziale per la tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini di diversi comuni (Senigallia, Barbara, Castel Colonna, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Monterado, Ostra, Ostra Vetere, Ripe);
CONSIDERATO che
- L’organico dell’Ufficio è composto attualmente da tre dipendenti (oltre applicazioni temporanee) mentre la dotazione originaria completa prevedeva in realtà ben 5 dipendenti in organico;
- A fine maggio un funzionario attualmente in organico all’Ufficio del Giudice di Pace sarà collocato a riposo. Resterà pertanto un solo funzionario (livello D) provocando di fatto l’immediata paralisi dell’ufficio giudiziario;
- Ad oggi, nonostante risulti che il Sindaco in persona abbia assicurato agli uffici un proprio interessamento personale, non risulta che l’Amministrazione comunale – di concerto con i Comuni che hanno aderito al consorzio – abbia provveduto alla individuazione e, soprattutto, all’avvio alla formazione di un nuovo funzionario che, dal primo giugno, sostituisca la funzionaria che sta per congedarsi;
tutto ciò premesso,
IL CONSIGLIO COMUNALE
Ribadendo l’assoluta necessità di preservare l’ultimo presidio giudiziario esistente sul territorio
IMPEGNA L’AMMINISTRZIONE COMUNALE
Previo interessamento dei Comuni consorziati, a immediatamente individuare e avviare alla formazione almeno un funzionario che possa il prima possibile sostituire la funzionaria che sta per essere congedata al fine di evitare la certa paralisi dell’Ufficio giudiziario senigalliese.
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