Senigalliese muore ad Arcevia precipitando dal viadotto-killer
Senigalliese muore ad Arcevia precipitando dal viadotto-killer
ARCEVIA – Ancora una vittima del viadotto-killer, ad Arcevia. L’ennesima. Questa volta, a perdere la vita, è stato un senigalliese di 44 anni. Parcheggiata l’auto, l’uomo ha percorso qualche centinaio di metri, poi, arrivato sul viadotto Marconi, è precipitato nel vuoto.
Ogni tentativo di soccorso – sul posto è intervenuta anche l’eliambulanza – è risultato inutile.
Si tratta dell’ennesima morte assurda in questo luogo, tanto che l’Amministrazione comunale di Arcevia sta elaborando un progetto per installare una protezione sul viadotto, al fine di scongiurare ulteriori eventuali gesti volontari estremi.
Il ponte è a norma per quanto riguarda la sicurezza, ed è stato oggetto di monitoraggio e di interventi a seguito degli eventi sismici del 1997 e del 2016. Ma ora la problematica è quella di posizionare barriere protettive che evitino gesti volontari estremi. Ciò non è semplice, visto che non si deve rischiare di caricare il ponte di pesi e sollecitazioni tali da creare altri pericoli. Ad esempio in caso di vento, neve e ghiaccio, le pareti di protezione potrebbero diventare una sorta di barriera che porterebbe in modo massiccio neve e ghiaccio sul viadotto inficiandone la funzionalità e la percorribilità. Per evitare tutto questo, la Giunta Bomprezzi, con un atto di indirizzo ha dato mandato all’ufficio tecnico di dare un incarico progettuale ad un ingegnere strutturista ed esperto di ponti (finanziato col fondo di riserva), che possa verificare lo studio di fattibilità elaborato dai tecnici comunali, che prevede una spesa di circa 40.000 euro.
Per finanziare l’opera, su proposta del sindaco Bomprezzi, poi accolta dal Consiglio comunale e dalla Commissione consiliare, il Comune di Arcevia ha anche attivato un conto corrente presso la propria tesoreria comunale, per raccogliere fondi. Il conto corrente rimarrà aperto fino al 30 giugno.
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