Dare un senso alla vita, al Panzini di Senigallia un appuntamento straordinario con la famiglia Saccinto
Dare un senso alla vita, al Panzini di Senigallia un appuntamento straordinario con la famiglia Saccinto
SENIGALLIA – Come ogni anno dal 2014 al Panzini di Senigallia un appuntamento sempre straordinario, per aprirsi alla comprensione del mondo e per dare seguito al progetto “Dare un senso alla vita”. “Ancora una volta con il nostro amico Francesco…… “Saccio” è entrato ancora di più nella mente e nel cuore di tanti ragazzi e ragazze lasciando un segno indelebile” queste le parole della professoressa Simonetta Sagrati di fronte ad una platea numerosa di alunni e docenti nella Sala Incontri dell’istituto insieme alla famiglia Saccinto, Vittorio e Simonetta, il comandante della Polizia Stradale di Senigallia Paolo Molinelli e Valerio, Emanuele e Filippo dell’associazione “Rose Bianche sull’Asfalto”.
È stato un susseguirsi di emozioni, di sensazioni, di riflessioni e attraverso il docufilm “Ogni giorno” sulla storia di Francesco, gli alunni hanno potuto comprendere che “ogni giorno” accadono tragedie sulla strada, che si possono evitare, se tanti riuscissero a capire che la vita non va sprecata e se vissuta bene è una grande e bella avventura.
La storia di Saccio, di due genitori che perdono il loro figlio, dei compagni che perdono il loro amico, perché una persona senza patente e sotto l’effetto di sostanze lo travolge e lo uccide.
Una storia piena di dolore, ma anche di speranza che ogni anno al Panzini viene raccontata e che puntualmente “scombussola” gli alunni e li aiuta a riflettere positivamente sulla vita.
Non è facile raccontare il proprio dolore, ma Simonetta e Vittorio ogni volta riescono a rendere l’incontro importante per aiutare i ragazzi a costruire competenze utili a vivere e a crescere come persona.
Immancabilmente come ogni anno al Panzini, Simonetta Sagrati e gli alunni, hanno voluto ringraziare due genitori coraggiosi con una lettera bellissima che Pasquale, un alunno, scrive a Simonetta, per farle capire che donna è, per farla sentire un po’ più mamma, per ricordarle cosa le avrebbe detto Saccio, senza però sostituirsi a lui, ma per farle tornare il sorriso.
Una lettera come un dono per esprimere tanto affetto.
Una mattinata fondamentale per amplificare un messaggio importante per i giovani, anche con le parole del comandante Molinelli che ha ribadito il concetto chiave del rispetto delle regole, da parte di tutti, affinché quello accaduto a Francesco Saccinto non si ripeta ancora.
Immediato il feedback degli alunni: “L’incontro con la famiglia Saccinto è uno di quelli che ti cambia dentro” sono le riflessioni di Noemi; Siria dice: “Come hanno fatto a vivere Simonetta e Vittorio? Non so se sarei riuscita ad andare aventi, loro sì e danno alla loro storia un punto di vista particolare, la bellezza del ricordare e soprattutto sottolineare che la vita è bella… chi dà vita alla storia sono anche gli amici di Francesco che ci hanno fatto capire che l’amore e l’amicizia non li porta via neanche la morte”; Andrea è rimasta colpita ed emozionata dal fatto che questi due genitori riescono a ricordare il proprio figlio attraverso i sorrisi di tanti ragazzi.
Tanti i pensieri nella testa degli alunni del Panzini e la consapevolezza che la storia di Saccio li ha aiutati sicuramente a capire il senso della vita e a guardare al futuro con occhi diversi.
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