JESIPOLITICA

Rifondazione Comunista contro la localizzazione nell’ex Campo Boario del Centro ambiente di Jesi

Rifondazione Comunista contro la localizzazione nell’ex Campo Boario del Centro ambiente di Jesi

JESI – Dal Partito della Rifondazione Comunista riceviamo: “Martedì il Consiglio comunale di Jesi,  discuterà tra l’altro la variante che riguarda la definitiva  localizzazione del “centro ambiente” (eufemismo con il quale si definisce un sito di raccolta e smaltimento dei rifiuti) presso l’ex Campo Boario, che come è noto ospita strutture ricreative e sportive e rappresenta il polmone sociale del quartiere San Giuseppe.

“Dopo la “torre Erap” questa scelta  conferma l’idea che la “giunta Bacci”, ha della città, quella che definiremmo, “stratificazione castale” dove le periferie , ancorché da tempo integrate nella città, debbono, purtuttavia, essere segnate dalla loro “storia sociale” e continuare quindi ad avere fosse nelle scelte architettoniche, che nel dover ospitare  i servizi più impattanti, i segni della subalternità sociale. Giusto quindi che in Consiglio il gruppo “Jesi in Comune“ faccia battaglia e chieda la sospensione di questa sciagurata scelta.

“Tuttavia , l’urgenza con cui la Giunta ha deciso questo “ukaze” ha altri e più  concreti motivi , riguardano la partita della gestione dei rifiuti nella provincia di Ancona. Come è noto ad oggi manca un piano, perché l’Ato è stato incapace di produrlo, e anche la scelta del gestore è oggetto di un interminabile ed aggrovigliato contenzioso giuridico. In questo contesto la giunta Jesina punta al colpo gobbo, e avere in mano alcune strutture, in questo senso va letta la disponibilità ad ospitare, in piena area Aerca , il biodigestore dei rifiuti, significa poter affrontare la partita rifiuti “sul tavolo dei vincitori”. Purtroppo però dalla parte dei perdenti  staranno l’ambiente e i cittadini.

“Da tempo, perciò, abbiamo sollecitato, a Jesi e in tutti gli altri comuni della provincia – conclude Rifondazione Comunista –  i consiglieri  comunali a costruire , occasioni di confronto aperto e di informazione su questo delicatissimo argomento, fossero ordini del giorno condivisi con i cittadini o, meglio, consigli comunali aperti. Ad oggi  non è accaduto, e c’è il rischio che l’azione puntuale , non riesca a contrastare un disegno che altri hanno già bene in mente. Martedì  al Consiglio comunale di Jesi potrebbe essere l’occasione buona per iniziare questo  percorso. Ce lo auguriamo  e siamo fiduciosi”.

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it