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Il dottor Michele De Vita al Rotary di Senigallia per un approfondimento sulla Macroregione Adriatico Ionica

Il dottor Michele De Vita al Rotary di Senigallia per un approfondimento sulla Macroregione Adriatico Ionica

SENIGALLIA – Era il 2014 quando la Macroregione Adriatico Ionica, la cui area interessa Marche, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia oltre a Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina, Serbia, Montenegro, Albania, e Grecia, ottenne dall’Unione Europea il riconoscimento istituzionale. Proprio sulla strategia europea e sulle prospettive di sviluppo per il nostro territorio legate a questa realtà, il Rotary Club Senigallia ha organizzato un incontro con il dott. Michele De Vita, Segretario Generale del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio.

Nella sua introduzione, il presidente Learco Perini ha presentato il relatore il quale, dal 2004 al 2018, è stato Segretario Generale della Camera di Commercio di Ancona ed è attualmente Vice Segretario Generale Vicario della neo costituita Camera di Commercio delle Marche.

Il dott. De Vita ha spiegato come una Macroregione si possa definire una rete che coinvolge diversi attori europei, nazionali, regionali e locali la quale, con una linea d’azione comune, si concentra su alcune priorità individuate e condivise tra i partner che la compongono. La Macroregione Adriatico Ionica, nello specifico, dopo il tragico conflitto dei Balcani negli anni ’90, rappresenta un significativo fattore di riconciliazione tra i territori ad oriente dei mari Adriatico e Ionio e, contemporaneamente, di riconoscimento e riscoperta di quei valori unificanti che, da secoli, avvicinano le due sponde.

I quattro obiettivi di lavoro della Macroregione, definiti pilastri, sui quali sono aperti tavoli di lavoro permanenti, sono crescita blu, connettere la Regione, qualità ambientale e turismo sostenibile mentre i settori operativi prevedono interventi su alcuni ambiti prioritari come la valorizzazione della cultura, lo sviluppo turistico, la promozione dell’agroalimentare e del settore manifatturiero.

Il mare Adriatico – ha concluso De Vita – nel corso della sua storia millenaria ha sempre rappresentato il luogo di incontro di popoli che hanno attraversato epoche di grandi trasformazioni; è sotto questo auspicio che la Macroregione, abbracciando otto diverse nazioni, vuole unire, da oriente ad occidente, oltre settanta milioni di persone.

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