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Barriere antirumore lungo la ferrovia, in Regione la vittoria del Movimento 5 Stelle Marche

Barriere antirumore lungo la ferrovia, in Regione la vittoria del Movimento 5 Stelle Marche

Martedì sera in aula consiliare è stata approvata all’unanimità una risoluzione, elaborata da Romina Pergolesi con il supporto di altre forze politiche, per impegnare la Giunta Ceriscioli a chiedere modifiche al piano di Rfi e a farsi portavoce delle istanze dei Comuni

ANCONA – Una vittoria del Movimento 5 Stelle. Ma soprattutto, ed è ben più importante, una vittoria dei cittadini, che potranno decidere – attraverso i rispettivi Comuni – se vogliono o meno le barriere di cemento e metallo lungo la ferrovia. Martedì sera, 19 febbraio, l’Assemblea Legislativa delle Marche ha approvato una risoluzione elaborata dalla consigliera regionale pentastellata Romina Pergolesi, in collaborazione con altre forze politiche, che impegna la Giunta Ceriscioli a «farsi portavoce, in tutte le sedi competenti, delle decisioni assunte da ciascun Comune marchigiano costiero, interessato dagli interventi di risanamento acustico previsti dal Piano redatto da RFI, così come risultano dai rispettivi atti inviati alla Giunta regionale stessa», nonché «a promuovere e sostenere, in ogni modo, il rispetto delle prescrizioni contenute nell’Intesa sul Piano degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore espressa dalla Conferenza Unificata il 1 Luglio 2004».

Nella risoluzione si sottolinea, appunto, che «gli interventi strutturali finalizzati all’attività di risanamento acustico devono essere  effettuati  da Rfi, come da decreto del Ministro dell’Ambiente 29 novembre 2000, secondo una scala di priorità, a partire dalla sorgente rumorosa». Si ribadisce, in sostanza, che bisogna rivedere il progetto, agendo prioritariamente su binari e materiale rotabile, prima dell’installazione delle barriere anti-rumore.

«Il Movimento 5 Stelle – evidenzia Romina Pergolesi – ha dimostrato ieri in aula cosa vuol dire fare politica a esclusivo beneficio dei cittadini. Per la prima volta nella storia di questa regione c’è la volontà unanime di chiedere a Rete Ferroviaria Italiana interventi direttamente sulla fonte del rumore e prevedere soluzioni alternative alle barriere, come già accade da tempo in altri paesi della Comunità europea».

«In aula abbiamo ottenuto un grande risultato di partecipazione democratica, con il consenso di tutti, su spinta propulsiva del nostro Movimento – afferma il capogruppo M5S Marche, Gianni Maggi -. Tutto ciò che riguarda la riduzione dell’impatto acustico dei treni dovrà essere concordato con i cittadini, e con i Comuni che li rappresentano».

 

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