Rifondazione Comunista e la tragedia di Corinaldo: “Chiediamo che siano trovate tutte le responsabilità e sia ridata dignità alle vittime e ai feriti”
Rifondazione Comunista e la tragedia di Corinaldo: “Chiediamo che siano trovate tutte le responsabilità e sia ridata dignità alle vittime e ai feriti”
SENIGALLIA – “Come proprio uso, il Partito della Rifondazione Comunista di Senigallia – si legge in una nota diffusa oggi dalla segreteria – non si catapulta su notizie di prima pagina solo per ottenere un po’ di visibilità, pur non essendo assolutamente indifferente alle vicende che colpiscono la nostra comunità.
“Questo il motivo per cui sin’ora non ci siamo esposti sulla tragedia della Lanterna Azzurra di Corinaldo. Non è mai vano e non c’è ritardo nell’esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime, dei feriti, ma di tutti i ragazzi coinvolti nell’inferno di quella terribile notte che anche nostri compagni hanno vissuto.
“È stata una tragedia di comunità che ha in qualche modo ricomposto e riavvicinato ciò che l’individualismo dilagante, dettato dal consumismo, dall’arrivismo, dal “mors tua vita mea”, dal tutto e subito, dall’usa e getta, ha creato, come ad esempio la comunità dei genitori. Uno dei motti della nostra cultura recita “Uniti siamo tutto divisi siam canaglia”.
“Non possiamo quindi tacere, nonostante la distanza di posizione politica, tale e conosciuta, di fronte all’attacco sferrato all’avvocato Corrado Canafoglia, che, a nostro vedere, altro non fa che raccogliere la stessa volontà di tanti di conoscere la verità più vicina a cosa accadde quella notte, per poi chiedere con forza che siano trovate “tutte” le responsabilità e sia ridata dignità alle vittime, ai feriti, ai loro amici, ma anche ai soccorritori, ai genitori trafelati, a quelli a casa inconsapevoli o in pena, a chi oggi si ritrova senza un figlio, una moglie, una mamma, e a chi si trova con figli cambiati e cambiati per sempre, perché hanno vissuto un’esperienza più grande dei loro pochi anni, che non meritava nessuno, e da cui sanno di essere usciti vivi non per merito, furbizia o capacità, ma solo per destino.
“Colpendo il professionista, che non ha bisogno della nostra difesa, ma a cui va invece il nostro sostegno, si vuole colpire piuttosto un’azione forte, di comunità, che invece non può che essere, secondo noi, la via più giusta affinché i riflettori non si spengano, perché una voce o 6 voci contano e gridano, ma centinaia di voci contano allo stesso modo, ma gridano più forte, anche quando quelle 6 voci saranno stanche, grideranno con loro e le sosterranno.
“Siamo certi che non c’è nelle intenzioni dei genitori del gruppo “Giustizia per le vittime della Lanterna Azzurra” che fa riferimento all’avvocato Canafoglia, smania di protagonismo, attenzione, né tanto meno volontà di intralcio delle indagini o delle procedure giudiziarie, ipotesi quest’ultima che più che essere offensiva per l’avvocato, lo è nei confronti di chi lui rappresenta.
“Ci auguriamo e tanto meno crediamo che il fine del gruppo sia quello di ricevere un qualsivoglia risarcimento danni, che, qualora anche venisse in qualche modo riconosciuto ed altresì pagato, venga devoluto alla famiglie delle vittime e dei feriti più gravi che di certo si portano le maggiori conseguenze quotidiane.
“Se c’è quindi chi crede di intimorire un professionista quando invece si tenta di nuocere al diritto sacrosanto di chiedere giustizia e perseguire la verità ad una comunità, il Partito della Rifondazione Comunista sarà con quella comunità a dare battaglia, non con indosso la divisa di turno come usa oggi, o aprendo provvedimenti nei confronti di un personaggio di spicco, ma in abiti anonimi, confusi tra i tutti che “uniti siamo tutto”, confusi tra chi è stanco di sentire insulti, critiche e posizioni dall’alto su genitori, ragazzi e cantante, e solo per aspetto, comportamento quotidiano e produzione (altro sarà ciò che è al vaglio degli inquirenti) che non hanno di certo portato alla morte 6 persone.
“I comportamenti deprecabili e condannabili – conclude Rifondazione Comunista -, che quindi con l’aiuto di tutti dovranno essere riscontrati e perseguiti, sono quelli che, al solo fine del profitto di pochi a scapito di molti, sono passati sopra vite umane”.
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