Il Movimento Urbino Città Ideale dice no alle improvvisazioni sul piano scolastico regionale
Il Movimento Urbino Città Ideale dice no alle improvvisazioni sul piano scolastico regionale
URBINO – Il Movimento Urbino Città Ideale esprime la preoccupazione per l’annunciata apertura del corso ITIS a Pesaro. Non solo rinvio, non solo riflessione ma si richiede una attenta valutazione sulle conseguenze e su quanto, tali provvedimenti, andrebbero a generare negli anni successivi.
“Il Mattei di Urbino – si legge in una nota -, piace agli studenti, alle famiglie che vedono un futuro per i propri figli e i ragazzi formatisi vengono “prenotati” dal sistema produttivo e dei servizi.
“La qualità di una scuola non si inventa, gli ottimi livelli organizzativi e formativi dell’ITIS di Urbino danno la possibilità di rispondere a nuove esigenze e a una proficua integrazione formativa con l’Università Carlo Bo.
“Il Movimento si pone al di sopra di ogni strumentalizzazione e alle inutili polemiche di parte e richiama la responsabilità di tutte le forze politiche e sociali per un atteggiamento unitario finalizzato a porre rimedio allo spopolamento e alla desertificazione di tutta la dorsale appenninica. Una cecità assoluta può incoraggiare lo scivolamento verso la costa di quel minimo di servizi e presidi che sono rimasti nei territori interni della regione Marche.
“Non basta la bellezza dei paesaggi e i luoghi incontaminati – continua la nota – per trattenere la popolazione. Questioni importanti , come la programmazione del piano scolastico regionale, non vanno affrontate alla chetichella, tempi ristretti, mancanza di informazione e con i soliti furbetti pronti a colpire. Il Presidente della Regione e l’Assessore alla formazione mettano a servizio della comunità tutta la loro autorevolezza e saggezza impedendo avventati e dannosi provvedimenti.
“Il movimento – conclude la nota – ha inoltrato alle autorità competenti, un pressante appello al massimo senso di responsabilità e forte attenzione alle richieste dei territori e di porre attenzione alle liti che si stanno sviluppando lungo il litoraneo regionale”.
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