Il motoraduno di Sant’Angelo in Vado conquista l’Europa
Il motoraduno di Sant’Angelo in Vado conquista l’Europa
Oltre 4.000 persone sono arrivate dalla Repubblica Ceca all’Inghilterra. Il secondo week end della 55^ Mostra Nazionale del Bianco Pregiato delle Marche segna il record assoluto del Motoraduno Internazionale del Tartufo. Il più giovane Filippo, 10 mesi, il più anziano Luciano, 76 anni. In calendario per domenica anche presentazione di libri e show cooking
SANT’ANGELO IN VADO – Che sarebbe stata un’edizione speciale gli organizzatori del Moto Club Tonino Benelli lo avevano preventivato ma forse nemmeno il più ottimista di loro si aspettava un bagno di folla del genere. Il 40esimo Motoraduno Internazionale del Tartufo abbinato alla 55^ Mostra Nazionale del Bianco Pregiato delle Marche di Sant’Angelo in Vado è destinato a rimanere nella storia, una storia che parla di passione, territorio ed enogastronomia dal 1978.
I primi centauri sono arrivati nel borgo dell’alta Valle del Metauro venerdì dove è stato polverizzato il primo dei tanti record destinati ad essere battuti: al primo giorno di iscrizioni, infatti, il libro presenze segnava il numero di 280 iscritti, numero impressionante e mai raggiunto fino ad ora (la media era di 170) con la classica cena di benvenuto al tendone in zona vivaio partecipata da 500 persone.
Il sole splendente e la voglia di ricordare Daniele Montecchi e Tonino Collesi, due degli ideatori del motoraduno e scomparsi lo scorso settembre ai quali è stata dedicata la kermesse di quest’anno, ha portato poi il sabato nell’antica Tifernum Mataurense oltre 3.000 moto (1.500 iscritti totali) alle quali vanno aggiunte le “zavorrine”, ovvero i passeggeri, e tutti i centauri arrivati autonomamente senza passare dal gazebo delle iscrizioni, per un totale di oltre 4mila persone (più un cane, arrivato in sidecar insieme ai suoi proprietari dalla Germania), giunte a Sant’Angelo in Vado per ammirare la bellezza del paese, gustarsi la mostra, mangiare tartufo e districarsi nei tornanti delle moto passeggiate previste a Mondavio, San Lorenzo in Campo, Montecerignone e Borgo Pace.
La grande novità di quest’anno è rappresentata dalla folta presenza femminile (circa 500 bikers) grazie alla partecipazione di moto club interamente “rosa” ma anche di temerarie centaure come Andreas, arrivata sabato mattina, in solitaria, dalla Repubblica Ceca.
Quella cieca non è l’unica bandierina piantata in questa edizione che vede la partecipazione di tedeschi, austriaci, belgi, inglesi, francesi, polacchi e addirittura greci, cosa questa che poche altre volte si era verificata. Per quanto riguarda gli italiani invece, oltre che marchigiani, toscani ed umbri, da sottolineare centauri provenienti da Benevento, Udine, Roma e Vigevano anche se i primati sono per due motociclisti di Carpi: Filippo di 10 mesi e Luciano, 76 anni, rispettivamente il più giovane e il più anziano iscritti al motoraduno.
E domenica il motoraduno, le cui foto più belle dei primi 40 anni di storia sono esposte in Corso Garibaldi in una mostra inaugurata in mattinata, vivrà un ulteriore momento topico con l’arrivo di 30 moto storiche direttamente dal museo Benelli di Pesaro.
Ma il grande week end vadese vede protagonista a 360 gradi il Moto Club Tonino Benelli che in piazza delle Erbe, ribattezzata piazza dei Motori, ha ricostruito un vero e proprio paddock in stile Moto Gp con tanto di esibizione di minimoto.
Il programma di domenica prosegue poi con tanti appuntamenti cultural/gastronomici come la presentazione di due libri nel Giardino degli Amori segreti in Piazza Umberto I: alle 16 Massimo Brizigotti racconterà le “Leggende Misteriose del Montefeltro” mentre alle 17 la casa editrice Puntidivista presenterà il volume “I Trucioli di Pinocchio”, ispirato alla storia di Manuel De March, ragazzo fanese con sindrome di down ospite della giornata.
Alle 18 poi, alla Corte Gastronomica di Palazzo Mercuri, chef Roberto Dormicchi di Triglia di Bosco degusterà tutti con uno show cooking che di fatto chiuderà il secondo week end di mostra.
Sono sei invece le mostre allestite in Via Canale, nella chiesa di Santa Caterina, al Circolo Arci e Circolo Risorgimento, alla Sacrestia di San Filippo, all’Ufficio Turistico di Piazza Umberto I e alla Corte Gastronomica di Palazzo Mercuri.
A completare il ricco programma del primo week end i ristoranti del posto ma anche locande e taverne che, proprio in occasione della mostra, propongono menù riconducibili all’antica Roma.
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