Dopo 118 anni chiude a Ostra la scuola di Pianello
Dopo 118 anni chiude a Ostra la scuola di Pianello
Gli alunni della Primaria trasferiti alla Crocioni. La storia delle scuole rurali della città
OSTRA – Dopo 118 anni chiude la scuola di Pianello. Gli alunni saranno trasferiti alla Crocioni di Ostra. Come in ogni parte d’Italia, scrive Giancarlo Barchiesi, anche a Ostra troviamo le scuole rurali. Le differenze tra scuole rurali e urbane sono diverse e significative sia a livello didattico che architettonico: le urbane, sono ospitate in edifici imponenti e/o palazzi storici, le rurali in grandi casolari con un’ampia zona di verde circostante, una parte della quale destinata a orto, con annessa in entrambi i casi l’abitazione del custode.
Nella Montalboddo dell’Ottocento, tra le istituzioni rurali più antiche, c’è quella di una classe nell’appodiato di Vaccarile, per l’anno scolastico del 1866-67, seguita nei decenni successivi e sino alla fine degli anni Settanta del Novecento su tutto il territorio comunale da altre nove scuole rurali per un totale di dieci: Vaccarile, Pianello, Sant’Ubaldo, San Gregorio, San Giovanni, Montirano, Massa, San Martino, Collina e Casine. Le rurali erano pluriclassi miste tra maschi e femmine, differenti anche nei programmi perché dovevano tenere conto delle abitudini e delle necessità lavorative, delle famiglie degli alunni, basandosi su una opinione diffusa, che gli alunni di queste avevano minore intelligenza e predisposizione all’apprendimento. A causa di «alunni ordinariamente meno svegli e meno disposti alla riflessione e allo studio i programmi fatti per le scuole urbane dovevano quindi necessariamente subire qualche restrizione nelle rurali» e le differenze tra i programmi di studio si riflettevano anche sui libri di testo, che venivano redatti in due versioni differenti sia per le “urbane” che per le “rurali”. Tornando alla prima scuola del Vaccarile, ubicata nei locali parrocchiali, appena tre anni dopo la sua istituzione rischiò la chiusura perché secondo una verifica fatta, risultò tutt’altro che positiva.
Aperta a malapena sei mesi dell’anno scolastico, venne salvata in extremis dal sig. Augusto Matteucci che per scongiurare la chiusura, presentò un elenco di trenta iscritti per l’anno 1870-71 su cinquanta fanciulli in età scolare; ma si dimostrò che quattordici di loro avevano già compiuto dodici anni, quindi non potevano essere accolti, undici avevano fatto registrare dalle 25 alle 119 assenze e i rimanenti frequentavano saltuariamente. Dopo il Vaccarile si decise con non poche difficoltà di istituire un’altra scuola mista per l’anno scolastico 1876/77 a Pianello che potesse soddisfare anche le esigenze di Casine. Questi sono anni difficili per le scuole rurali: mancano le coperture finanziare, gli insegnanti e le sedi scolastiche si intervallavano in base alle aspettative di reperire locali più o meno idonei, sempre in affitto, che potessero contemplare le esigenze di una più vasta popolazione scolastica che da Pianello si allargava a Casine e San Gregorio.
Alla fine dell’Ottocento la svolta, l’edificazione del primo edificio scolastico a Pianello, nell’area di via San Girolamo con l’inizio delle lezioni nell’ottobre 1900. Il nuovo edificio, di una sola aula, fu da subito insufficiente, perché non poteva accogliere più di cinquanta alunni alla volta; si pensò così di dividerli in due corsi che funzionasse il primo la mattina e l’altro, per i più grandicelli, al pomeriggio. Nel 1901 gli iscritti furono 101 e il direttore didattico segnalò al sindaco che, oltre al mancato rispetto delle norme, di fatto una sola insegnante con un numero così grande di alunni “non può ottenere efficaci risultati”. Il vero problema però, esplose nell’ottobre del 1906, quando gli iscritti arrivarono a 167. Apparve quindi evidente che la stessa insegnante non poteva continuare a far scuola a tutti, sia pure in orari diversi, e diventò quindi indispensabile provvedere sia ad un altro locale che ad un’altra insegnante. Finalmente, nel dicembre del 1906, nell’impossibilità di ogni ulteriore rinvio, il Consiglio deliberò l’istituzione di una nuova scuola in contrada Fornace-Casine, in un locale in affitto.
Ciò nonostante nella scuola di Pianello restarono 91 alunni, dei quali, come segnala l’insegnante, 82 frequentavano regolarmente e per questo chiese l’aumento di 2/5 dello stipendio che ammontava allora a 1.000 lire. Per decongestionare la sede scolastica di Pianello, si pensò di aprire, altre due scuole rurali, quella di San Gregorio, per l’anno scolastico 1907-08, e quella della Sinichella, dall’anno scolastico 1910-1911 e grazie all’apertura di quest’ultima si risolse definitivamente l’annoso problema del sovraffollamento, in quanto una parte degli alunni, inizialmente iscritti a Pianello, dal 24 ottobre 1910 passarono alla nuova scuola rurale. Nel 1909 erano funzionanti sette scuole rurali: Casine-Fornace, Pianello, Vaccarile, San Gregorio, San Bonaventura, San Giovanni e San Gregorio del Vento poi detta di Sant’Ubaldo. Se è lo Stato Italiano a finanziare la costruzione degli edifici scolastici, ora è il Comune portarli a nove così da coprire tutto il territorio provvedendo anche ad alcuni spostamenti e/o aggiustamenti come quelli di Sinichella e Massa-San Giacomo.
Così una commissione composta dal provveditore agli studi, dal medico provinciale e dall’ing. capo del Genio Civile, nel maggio del 1910 si portò a Ostra per la scelta delle località nelle quali dovevano sorgere i nuovi edifici scolastici. Nell’anno scolastico 1912-1913, gli alunni iscritti furono complessivamente 368 e l’anno successivo si provvide all’acquisto di aeree per le scuole di Sant’Ubaldo, San Gregorio, San Giovanni, Montirano che vennero costruite nel periodo 1915-1917. Le costruzioni degli edifici si svolsero in periodo di guerra, che fece rallentare la loro esecuzione con l’aumento costante dei prezzi, dei materiali e della manodopera. Rimasero in sospeso gli appalti di altri cinque edifici scolastici: Vaccarile, Massa, San Martino, Casine e Sinichella.
Ripresero solo nel 1920, per le scuole di Casine e Vaccarile. Giunti in epoca fascista si completò l’edificazione e/o l’allargamento di tutte le scuole. Nel 1930 vennero intitolate ad eroi del risorgimento con tanto di targa affissa in ciascuna scuola con inciso il fascio littorio. Nel 1970 si decide la soppressione di 7 plessi scolastici dislocati nelle campagne e l’eliminazione delle pluriclassi. La popolazione scolastica delle zone rurali venne convogliata nelle scuole del Capoluogo e nelle frazioni Casine, Pianello e Vaccarile e per il trasporto il Comune unitamente al Patronato Scolastico, mise a disposizione gli scuolabus. Gradatamente venne poi soppressa la Scuola di Vaccarile nel 1988 circa e successivamente e successivamente si decise di unire nel plesso di Pianello anche le elementari di Casine, trasferendo anche la materna di Pianello a Casine. Con l’arrivo dell’anno scolastico 2018-19 anche la scuola di Pianello venne chiusa e gli alunni saranno trasferiti nell’unico edificio della Crocioni di Ostra centro urbano, in via Europa.
Nelle foto: l’edificio della scuola di Pianello di Ostra e, subito sotto, un’immagine storica
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