“I cittadini di Urbino meritano di avere un Ospedale capace di rispondere alle loro necessità”
“I cittadini di Urbino meritano di avere un Ospedale capace di rispondere alle loro necessità”
URBINO – Dal movimento politico Prospettiva Urbino – Nel Bene Comune riceviamo: “Il mutato ruolo dell’Ospedale di Urbino all’interno dell’Area Vasta 1, lo ha reso struttura di riferimento dell’entroterra; recentemente abbiamo assistito a cambiamenti e miglioramenti strutturali come l’ampliamento della vecchia sede di Pronto Soccorso ( 700 mq per un costo di 700.000 euro approvato dalla Regione Marche) ed anche alla ristrutturazione e riqualificazione di alcuni reparti che ha consentito una maggiore ed adeguata sistemazione dei degenti, si riconoscono quindi con gratitudine impegno ed investimenti che la Direzione Asur e la Regione hanno destinato al nostro Ospedale.
“Pur persistendo una inadeguata dotazione organica di personale medico, con gravi carenze principalmente in Pediatria, Ginecologia, Medicina, Ortopedia e Pronto Soccorso, si è però raggiunta ed ottenuta la stabilizzazione dei Direttori di Unità Operative che ha portato alla nomina dei nuovi Primari di Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia e Ginecologia.
“L’Area Vasta geograficamente intesa – come territorio dell’Area Vasta n.1 comprensiva dell’ Ospedale Marche Nord –ha un’attribuzione di 2,31 posti letto per 1000 abitanti per patologie acute che si sommano a 0.32 PL/1000 ab riservati per i pazienti in fase post-acuta, questa dotazione di posti letto risulta essere la più restrittiva della Regione Marche. Si sottolinea inoltre che nel territorio di Urbino l’attribuzione di posti letto per acuti è minore di quella riconosciuta all’Azienda Ospedaliera Marche Nord, aggravando l’impari ed insufficiente attribuzione di posti letto ad Urbino già fortemente penalizzante
“L’insufficiente assegnazione di posti letto come da riorganizzazione della sanità marchigiana non permette di fronteggiare le necessità di cura della popolazione; alcune determine regionali potrebbero risultare penalizzanti per i cittadini di Urbino e per quelli dell’intero territorio dell’ Area Vasta 1. A nostro avviso la non adeguata capienza di posti letto nell’Ospedale di Urbino rende di fatto anche impossibile il ricovero di pazienti affetti da patologie internistiche, pertanto spesso coloro che ne sono affetti vengono ricoverati in reparti diversi da quello medico e destinati a posti letto di branca chirurgica quali: Chirurgia, Ortopedia, Ginecologia ed in rare occasioni anche nel reparto di Pediatria, venendo così a determinare una limitazione organizzativa dell’attività programmata di queste Unità Operative. L’ampliamento del reparto di medicina con 16 posti letto avvenuto recentemente di fatto non è risultato essere sufficiente ad abbattere il numero di fuori reparto, e non ha equiparato i posti letto dell’Area Vasta 1 con quelli presenti nel restante territorio regionale.
“Questa situazione viene aggravata dalla già citata carenza organica di Medici, che impedisce il rispetto dei tempi diagnostici relativi agli standard nazionali di giornate di degenza per patologia, ritardando di fatto il passaggio negli Ospedali di Comunità con tempistiche adeguate a sopperire al limitato numero di posti letto di acuzie.
“Il Provvedimento più recente della Giunta Regionale DGRM n. 516 del 23 aprile 2018 delinea e ridefinisce le dotazioni di posti letto della rete ospedaliera marchigiana proponendo una nuova organizzazione clinica; per l’Area Vasta 1, viene indicata la necessità di centralizzare in Azienda Ospedaliera Marche Nord le attività di maggiore complessità, destinando l’Ospedale di Urbino esclusivamente ad attività di chirurgia minore con anche la gestione del regime di post-acuzia.
“La DGRM pone l’Ospedale di Urbino in un ruolo di collaborazione attiva nella costruzione delle reti cliniche che certamente in futuro risulteranno utili, sostenibili, efficaci ed importanti per i cittadini, infatti le nuove strategie di sviluppo della Sanità permetteranno la crescita di percorsi di cura territoriale più vicini alle persone con volumi minimi di acuzie ma grande sviluppo di ospedali di prossimità, regimi Residenziali e Domiciliari con una forte integrazione Socio- Sanitaria. Pur nella comprensibile difficoltà iniziale il miglioramento dei servizi offerti ed i percorsi incentrati sulle esigenze delle persone verranno nettamente percepiti da quanti fruiranno dei servizi necessari alle esigenze di salute.
“Infine si segnala il persistere del problema dei lunghi tempi di attesa per esami e visite mediche: colonscopia programmabile attesa fino al 2020; gastroscopia quasi un anno; per esami radiologici l’attesa è lunghissima; l’ecografia addominale è programmabile in 7 mesi; ecografia muscolo- scheletrica 10 mesi; RMN Lombosacrale 4 mesi; per una TAC addome completa oltre 3 mesi. A seguire si riscontra che una prima visita medica cardiologia con ECG ad Urbino viene prenotata a settembre 2019, si riscontrano tempi di attesa lievemente minori negli ambulatori degli Ospedali di Comunità e nei Poli Distrettuali periferici, mentre le visite oculistiche necessitano di una attesa fino ad aprile 2019.
“Tale situazione è determinata anche dalla difficoltà di reperire Medici Specialisti nelle varie branche in tutta la regione Marche, pertanto questa situazione accomuna le Aree Vaste ed anche le Aziende Ospedaliere. La carenza di personale Medico notoriamente viene da tempo denunciata anche dalla stampa nazionale su tutta la penisola. La riduzione dei tempi di attesa implica un impegno e miglioramento di tutta la struttura sanitaria in termini di governo della domanda da parte di tutti i professionisti del settore, ma anche una presa di coscienza ed un cambiamento culturale del cittadino che deve comunicare tempestivamente ed annullare visite ed esami prenotati e non più necessari”.
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