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Anche la sinistra prende posizione: “L’Ospedale di Senigallia non può essere sempre in emergenza”

Anche la sinistra prende posizione: “L’Ospedale di Senigallia non può essere sempre in emergenza”

Massimiliano Giacchella, coordinatore de La Città Futura ed Euclide Sartini, coordinatore del Movimento Democratico e Progressista: “Le liste di attesa per gli esami strumentali e le visite specialistiche sono diventate chilometriche e non è ulteriormente sostenibile il sovraccarico di lavoro di tutti gli operatori ospedalieri per garantire adeguate prestazioni, date le croniche carenze di organico”

SENIGALLIA – Da Massimiliano Giacchella, coordinatore de La Città Futura ed Euclide Sartini, coordinatore del Movimento Democratico e Progressista riceviamo questo interessante contributo sulla sanità senigalliese:

“Di chi la responsabilità di un ospedale sempre in emergenza? Dieci anni di scelte politiche neoliberiste dei governi Forza Italia e Partito democratico, con amministratori regionali fin troppo compiacenti, hanno ridotto pesantemente le risorse per il Sistema Sanitario pubblico nelle Marche.

“A Senigallia le liste di attesa per gli esami strumentali e le visite specialistiche sono diventate chilometriche e non è ulteriormente sostenibile il sovraccarico di lavoro di tutti gli operatori ospedalieri per garantire adeguate prestazioni, date le croniche carenze di organico.
“Oggi è evidente a tutti che il riordino della rete ospedaliera marchigiana, programmata dal precedente governo Spacca, prevedeva di fatto il declassamento di Senigallia ad ospedale di base. Ma il pericolo non è affatto scongiurato, vista la carenza di risorse e il silenzio dell’attuale governo regionale a guida Pd.
“E’ in questo contesto che si inserisce la vicenda della Gastroenterologia. L’ospedale di Senigallia è la sede della unica Unità Operativa Complessa, dotata di posti letto, di tutta l’Area Vasta 2 e quindi sospendere anche solo temporaneamente l’attività di ricovero per carenza di personale sarebbe stato un fatto gravissimo. I medici che sarebbero passati ad altre strutture ospedaliere, in quanto vincitori di concorso, andavano da tempo sostituiti per garantire la normale e piena attività del reparto. Mai è stata in discussione la soppressione della UOC di Gastroenterologia di Senigallia e gridare alla chiusura del reparto serve solo a generare sfiducia sul livello della nostra sanità. E’ vero invece che l’intervento del sindaco e dell’assessore Girolametti è stato importante per il mantenimento dell’attività di ricovero, anche se con la disponibilità di altri reparti, e decisivo per sollecitare la pubblicazione immediata di un concorso per l’assunzione di due medici a tempo indeterminato entro settembre.
“Va comunque sottolineato che a tali criticità non si doveva arrivare , e vanno ricercate e perseguite le responsabilità. Un normale coordinamento tra la dirigenza della Unità Operativa di Gastroenterologia e della Area Vasta avrebbe evitato disservizio al territorio e scelte in emergenza.

“A settembre i consiglieri comunali di Città Futura e Mdp, Fileri e Gregorini, chiederanno al presidente dell’Unione dei Comuni di convocare un Consiglio, con la presenza dei vertici ASUR ed Area Vasta 2, per la conoscenza delle scelte sanitarie che riguardano il nostro territorio.
“Poche cose sono state fatte e molte ne restano da fare, in particolare vigileremo sulla Gastroenterologia, Cardiologia, Fisiatria e sull’annoso problema della RMN e TAC per la Radiologia, affinché Senigallia e il territorio dei Comuni del Misa e del Nevola continuino ad avere una sanità di buon livello come è sempre stato”.

 

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