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I Democratici e Riformisti pronti a presentare un candidato alla segreteria del Pd di Chiaravalle: “E’ ora di cambiare”

I Democratici e Riformisti pronti a presentare un candidato alla segreteria del Pd di Chiaravalle: “E’ ora di cambiare”

di FABRIZIO ILACQUA

CHIARAVALLE – Continua il botta e risposta fra Democratici e Riformisti da una parte e i vertici cittadini del Pd, dall’altra. “La segreteria del Pd di Chiaravalle è ufficialmente in piena crisi di nervi. Addirittura ci rispondono con ben due comunicati. Non paghi dell’eclatante sconfitta elettorale, – si legge in una nota del direttivo dei Democratici e Riformisti – non solo non affrontano minimamente un’analisi del voto in maniera soddisfacente ed esaustiva, ma addirittura lasciano intendere che saranno gli stessi responsabili del crollo a ricostruire.

Non si legge una minima autocritica nei loro comunicati, non una parola sul fatto che rispetto alle Politiche del 4 Marzo il Pd ha perso 1700 voti, non una parola sul fatto che dalle precedenti elezioni Amministrative del 2013 ne hanno persi ben 3700. Incolpano tutti, tranne loro stessi.

Da che mondo è mondo, nessuno che ha distrutto può essere quello giusto per la ricostruzione. E questo vale anche per i “giovani promettenti” citati dal consigliere di opposizione Bianchini, che alla prova del voto si sono dimostrati capaci di ricevere il consenso solo da sé stessi, i loro familiari e gli amici più stretti.

“Chiaro che in una democrazia rappresentativa, quale l’Italia è, per fare politica bisogna avere qualcuno da rappresentare. Sennò è sterile spartizione di posti”.

Ormai siamo allo scontro frontale e il direttivo dei Democratici e Riformisti ci va giù duro. “Come al solito, si preferisce gettare discredito piuttosto che affrontare le questioni nel merito: innanzitutto, è vero che alcuni di noi hanno preferito restituire direttamente la tessera, ma molti altri no. I firmatari di questo comunicato sono regolarmente iscritti al 2017, ed aspettano di essere chiamati per il tesseramento 2018, dato che si riconoscono appieno nella politica regionale e nazionale del Pd. Abbiamo avuto riscontri che ci confermano come non sussistano cause di incompatibilità statutaria per la nostra iscrizione. Comunque rimandiamo la decisione non al circolo cittadino, ma ai livelli preposti: il provinciale ed il regionale. E non è vero neppure che non abbiamo partecipato alla campagna elettorale del 4 Marzo; non abbiamo fatto campagna elettorale fianco a fianco con la segreteria, che peraltro doveva coinvolgerci in quanto ci eravamo tutti iscritti a “One Pd”, promossa online dal Pd nazionale per avere volontari che facessero casa per casa, ma ovviamente non ci ha mai chiamato, nonostante nostri ripetuti solleciti al provinciale ed al regionale.

“Grazie a Dio, non dobbiamo chiedere il permesso al segretario Brandoni per sostenere un partito e la nostra passione politica ci ha portato a diffondere in autonomia ed a nostre spese il materiale elettorale. Chiariamo infine che noi non ci siamo rifugiati da nessuna parte: siamo orgogliosamente stati fra i soggetti promotori dai quali è nata la Lista Civica Chiaravalle Domani per Damiano Costantini Sindaco, insieme ai Gruppi Consiliari Chiaravalle Bene Comune ed Apertamente, l’Associazione Chiaravalle Più Bella e il Comitato dei Cittadini. Fra l’altro la segreteria si dimostra disattenta, poiché lo stesso Sindaco, fin dalla presentazione di metà Marzo alla sala conferenze della Croce Gialla, ci ha presentato fra i soggetti promotori, lasciandoci spazio per spiegare le nostre ragioni.

“Saremo stati anche una sparuta minoranza negli organismi dirigenziali cittadini del Pd, ma le nostre posizioni sono risultate quelle esatte. E ci siamo astenuti dal venire alle riunioni successive perché le decisioni che venivano assunte non erano per il bene di Chiaravalle. Concludiamo lanciando un appello costruttivo: noi non abbiamo paura della volontà popolare, e vogliamo ricostruire e rinnovare il Pd; perché allora non confrontarci con primarie aperte per eleggere il nuovo segretario di circolo? Sappiamo già quale sarà l’obiezione: non sono previste da Statuto.

“Ebbene, la consultazione può benissimo essere informale, con l’impegno scritto e controfirmato davanti ad un garante da tutti i candidati di lasciare la segreteria a chi ottiene più voti, mentre, ovviamente, andranno esplicitate le liste collegate e le varie proposte di segreteria.

Poi il risultato verrà formalizzato in un congresso ufficiale, dove il vincitore presenterà sé e la sua lista votata dagli elettori come unico partecipante. Noi presenteremo una figura molto conosciuta e molto stimata in città, che presenteremo a breve”.

Bisognerà vedere ora che piega prenderanno gli eventi. Certo è che mai gli eredi del Pci erano arrivati a vivere una crisi e una spaccatura così profonde. Il futuro è tutto da scrivere. I Democratici e Riformisti intanto non si fermano e presto presenteranno, come detto, una candidato per la segreteria.

 

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