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La senatrice Luciana Sbarbati e Alessandro Bianchini: “Chiaravalle diventi un polo formativo di eccellenza”

La senatrice Luciana Sbarbati e Alessandro Bianchini: “Chiaravalle diventi un polo formativo di eccellenza”

di FABRIZIO ILACQUA

CHIARAVALLE – Si è svolto presso il circolo Endas l’incontro “La Fondazione Montessori per Chiaravalle città della formazione”, organizzato dalla lista Bianchini, Per la città e da Fondazione 2000.

“Siamo qui a parlare del brand Montessori – ha detto la senatrice Luciana Sbarbati, aprendo il dibattito – ancora non sfruttato a pieno. E siamo qui per riflettere perché dobbiamo farlo per poter ricostruire quel senso di comunità che si va perdendo e che la Montessori può aiutarci appunto, a ricostruire proprio perché ci consente di guardare all’infanzia e all’adolescenza.

“Il lavoro della Fondazione che ho contributo a fondare e che può portare tantissimo alla nostra città va analizzato laicamente senza preconcetti. Non vogliamo entrare in polemica con chi gestisce la fondazione ora, vogliamo soltanto parlare di prospettive e tutti – ha ribadito la Sbarbati – possono intervenire.

“Resta, comunque, un imperativo categorico proporre all’esterno l’idea di Chiaravalle come città della formazione, soprattutto una formazione capace di interpretare i bisogni dei giovani, ma non solo. La formazione con un metodo come quello montessoriano – ha ribadito – è fondamentale soprattutto perché il metodo sta cominciando, oggi, ad essere applicato oltre il mondo della scuola e dell’educazione. In questi anni, infatti, attraverso la metodologia montessoriana ci si approccia a patologie complesse come l’Alzheimer”.

Poi ha preso la parola il professor Piero Crispiani dell’università di Macerata che ha voluto riflettere sul valore della figura di Maria Montessori, “prima donna a lanciare la tutela dell’infanzia, la prima donna a parlare del valore della pace, la prima donna a sollevare il ruolo del femminismo nella società”.

Un excursus bello e intenso sulla biografia dell’insigne pedagogista che, ha ricordato lo studioso, “non si è occupata solo di infanzia ma di formazione tout-court”. Poi anche Crispiani ha parlato dell’importanza del brand Montessori ed ha detto che “attraverso lo sviluppo del brand si possono creare non poche occasioni di lavoro. In particolare, Chiaravalle deve diventare città della formazione non solo in senso pedagogico ma anche imprenditoriale, un distretto formativo unico in Italia. Fondamentale non è solo la figura del formatore in senso stretto, occorre che tutt’intorno al progetto di Chiaravalle come polo formativo, vi sia – ha detto Crispiani – un’amministrazione capace di fare rete e costruire opportunità”.

È stata poi la volta del candidato sindaco, il professor Alessandro Bianchini, che ha sottolineato come “il metodo sia diffuso in tutto il mondo con migliaia di realtà scolastiche che su di esso si fondano”. Anche per Bianchini sarà fondamentale per il futuro riscoprire e rivalorizzare il binomio fra Chiaravalle e la grande pedagogista. “Questo processo – ha detto il candidato sindaco – passa attraverso la valorizzazione della nostra città come polo formativo di eccellenza. Per far questo, fondamentale sarà l’operato dell’amministrazione che deve trovare strutture adatte al rilancio della ricerca. Ci vorrà tempo e abnegazione, occorre credere fortemente, che il progetto possa essere davvero realizzato”.

Stefano Mosca, candidato nella lista Bianchini, Per la città, ha, invece, ricordato le tappe che hanno portato alla nascita dell’istituto comprensivo montessoriano qui a Chiaravalle.

L’altra candidata, sempre con Bianchini, Michela Pergolini ha parlato del percorso che l’ha portata a candidarsi, un percorso maturato nel solco di una consapevolezza profonda. Anche la Pergolini ha battuto sul tasto dell’importanza della pedagogia montessoriana come chiave di volta per fare di Chiaravalle “davvero la città della formazione”.

 

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