L’Unione del Buon Governo: “Onorati dalla fiducia delle opposizioni a Luigi Rebecchini”
L’Unione del Buon Governo: “Onorati dalla fiducia delle opposizioni a Luigi Rebecchini”
SENIGALLIA – “L’Unione del Buon Governo, il nuovo soggetto politico presente nell’Unione dei Comuni e che unisce le esperienze di Forza Italia, Unione Civica, area cattolico-popolare e area libertaria – si legge in una nota -, ringrazia tutte le opposizioni che, nella prima seduta del Consiglio della Terra della Marca Senone, su proposta del consigliere Giorgio Sartini di “Senigallia Bene Comune”, hanno espresso e indicato Luigi Rebecchini come proprio candidato alla presidenza del neonato Consiglio.
“Una indicazione che è anche un riconoscimento di affidabilità politica e istituzionale del capogruppo di Unione Civica nel consiglio comunale senigalliese e di cui siamo onorati. Purtroppo la mancanza di disponibilità della maggioranza a riequilibrare la sproporzione numerica in seno all’Unione affidando la direzione dei lavori all’opposizione ha creato una prima frizione tra forze di governo e minoranze nonostante la disponibilità, fino ad ora espressa a parole, di voler instaurare una corretto rapporto istituzionale valutando e accogliendo anche le proposte delle forze di opposizione che hanno tutta l’intenzione di lavorare in sinergie per modificare e migliorare la struttura dell’Unione dei Comuni con il fine, tra le altre cose, di razionalizzare le spese, ridurre il peso della tassazione, garantire i Comuni più piccoli, aumentare la rappresentatività delle opposizioni.
“A fronte del diniego opposto dalla maggioranza sul nome del nostro Luigi Rebecchini quale presidente, pur apprezzando le parole di stima che, da più parti sono arrivate a Rebecchini, il capogruppo di Unione Civica, quale espressione di tutte le opposizioni, non ha potuto fare altro che declinare l’invito della maggioranza a ricoprire il ruolo di vice-presidente. L’augurio, come ha anche espresso il consigliere Massimo Olivetti nel suo ottimo intervento – si legge sempre nella nota -, è quello di una collaborazione nei fatti sulle cose da fare che non contempli la riproposizione nell’Unione di dinamiche conflittuali che non gioverebbero alle comunità locali”.
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