“Il Comune è la casa di tutti ma la Giunta Barbieri dice ancora no alla diretta video in streaming dei Consigli comunali”
“Il Comune è la casa di tutti ma la Giunta Barbieri dice ancora no alla diretta video in streaming dei Consigli comunali”
Bocciata per la terza volta a Mondolfo la richiesta dei consiglieri comunali Giovanni Berluti e Silvana Emili del Movimento 5 Stelle
MONDOLFO – Dai consiglieri comunali Giovanni Berluti e Silvana Emili del Movimento 5 Stelle riceviamo: “Il Comune è la casa di tutti i cittadini: trasparenza e partecipazione” così esordiva il programma elettorale della giunta Barbieri alla voce “fare digitale”, eppure lo streaming delle sedute del Consiglio comunale a Mondolfo resta proibito!
Difatti, durante la seduta del consiglio comunale del 30 aprile, il M5S ha chiesto, per la terza volta, di adottare la trasmissione in diretta audio e video delle sedute consiliari che, usando semplici tecnologie, è ormai una consuetudine in moltissime amministrazioni pubbliche e rappresenta uno strumento che agevola il coinvolgimento dei cittadini verso la cosa pubblica, permettendo di dare un importante impulso alle forme partecipative democratiche.
Mentre, ancora una volta, l’Amministrazione comunale di Mondolfo ha invece bocciato la richiesta, ritenendo che le attuali riprese audio sono più che sufficienti allo scopo.
Il Sindaco, in sintesi, ha apertamente affermato di non avere alcuna intenzione di autorizzare la registrazione video e diretta streaming delle sedute del consiglio comunale, asserendo che potrebbero incentivare negativamente l’utilizzo dei social network da parte dei cittadini …
Un’affermazione del genere, esternata da un pubblico Amministratore che non esita a mostrarsi sui “social network” e sulla propria pagina Facebook personale (che non è uno strumento di comunicazione ufficiale dell’Amministrazione comunale), anzi ne fa un utilizzo smisurato, è assolutamente inaccettabile perché va contro quella che è l’apertura alla partecipazione dei cittadini, alla quale pone un secco diniego, secondo noi venendo meno agli scopi ed ai principi che la pubblica amministrazione deve osservare, quello di trasparenza, miglioramento dei rapporti con i cittadini, imparzialità e partecipazione democratica.
Si temono forse i giudizi dei cittadini che potrebbero assistere in diretta agli interventi anche della minoranza? Come si può ritenere che una comunicazione spicciola, semplice e unidirezionale, che i social network consentono, sia rispondente ai principi di partecipazione democratica che un’amministrazione deve seguire?
Richiamandoci al concetto di “trasparenza” dell’attività amministrativa, e in particolare a quella inerente i “rapporti politici” disciplinati dal Titolo IV della Costituzione (ex artt. 48 – 54), secondo cui “i cittadini, cui sono affidate funzioni pubbliche, hanno il dovere di esercitarle con disciplina e onore”, dobbiamo ricordare che ogni ingiustificata limitazione del diritto di informazione strumentale alla partecipazione, costituisce grave violazione del dovere di disciplina.
I consiglieri, esercitando la funzione assegnatagli dalla legge, diventano personaggi “pubblici”, per cui il diritto del cittadino, di essere informato sull’attività dei consiglieri eletti, è prevalente rispetto al diritto alla privacy dei consiglieri stessi, ne consegue che, per riprendere i consiglieri, non è necessario il loro consenso, la riproduzione dell’immagine è giustificata dall’ufficio pubblico ricoperto.
Invochiamo, pertanto, la massima diffusione delle attività consiliari, per garantire la più ampia forma di comunicazione con i cittadini e insisteremo nel richiedere l’adozione della “diretta streaming” confidando che l’amministrazione comunale mondolfese decida, al più presto, di superare l’atteggiamento di chiusura e mancanza di comunicazione, consentendo una maggiore condivisione dei temi e delle decisioni adottando questo importante mezzo di informazione collettiva e dimostrando anche coerenza con il proprio programma elettorale”.
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