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L’amministratore unico di Aerdorica non fornisce i documenti richiesti alla Commissione regionale d’inchiesta

L’amministratore unico di Aerdorica non fornisce i documenti richiesti alla Commissione regionale d’inchiesta

Il presidente Sandro Zaffiri ha scritto ai presidenti di Giunta e Consiglio: “Dissociatevi o sarete complici”

ANCONA – “Per la terza volta, in qualità di consigliere regionale e presidente della Commissione di inchiesta su Aerdorica spa, sono costretto a segnalare l’assoluta indisponibilità dell’attuale Amministratore unico della società, dott.ssa Federica Massei, a collaborare ai lavori della Commissione, fornendo la documentazione regolarmente e legittimamente richiesta”. E’ questo l’attacco della lettera che l’esponente della Lega nord, Sandro Zaffiri, in qualità di presidente della Commissione, ha inviato stavolta anche ai presidenti di Giunta e Consiglio regionale, invitandoli a prendere una posizione netta di fronte a tali gravi inadempienze.

“Non si tratta di fornire risposte al sottoscritto – ribadisce con fermezza Zaffiri – ma ad un organo sovrano delle Istituzioni (una Commissione), nato in seno alla massima espressione di rappresentatività regionale (l’Assemblea legislativa), pertanto all’intera comunità marchigiana”.

Benché, in alcuni casi, la Segreteria della Giunta regionale abbia risposto di “non disporre della documentazione richiesta”, sono numerosi gli atti non ancora prodotti. Solo per citarne alcuni, la copia dell’esposto presentato dal Collegio sindacale alla Corte dei Conti in merito alla quantificazione dell’eventuale danno erariale riguardante l’operato dell’AD pro tempore 2014-2015; la documentazione inerente eventuali azioni di responsabilità o esposti relativi all’operato del CdA 2013-2015 (Belluzzi-Talarico-Costanzi); l’elenco dei beni aeroportuali dati in concessione da Enac…tutti documenti richiesti e ripetutamente sollecitati!

“Tale comportamento – rileva Zaffiri – rappresenta già oggi una fatto di una gravità inaudita, ma potrebbe assumere una rilevanza ancora più grave se dovesse perdurare l’atteggiamento di passività dei presidenti Ceriscioli e Mastrovincenzo, rendendosi così corresponsabili della mancata produzione di atti fondamentali per il regolare svolgimento delle attività della Commissione d’inchiesta”.

 

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