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A Castiglioni di Arcevia l’inaugurazione dei lavori di riqualificazione della chiesa di Madonna della Piana 

A Castiglioni di Arcevia l’inaugurazione dei lavori di riqualificazione della chiesa di Madonna della Piana 

ARCEVIA – Aria di grande festa a Castiglioni di Arcevia per la ricorrenza della Madonna della Piana in programma per domenica 25 marzo in occasione dell’attesa inaugurazione dei lavori eseguiti per la riqualificazione della locale Chiesa.  Il Parroco Padre Samy  ha reso noto il programma della manifestazione che prenderà il via alle 16 con la solenne processione in onore della Madonna con la partecipazione della Centenaria Banda Musicale di Serra de’ Conti diretta dal valente Maestro Mirco Barani.

A seguire la celebrazione di una Santa Messa officiata dal Vescovo di Senigallia Mons. Franco Mamenti e saluto del Sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi. Il programma prevede per le ore 17,45 la relazione sulla storia della Chiesa ed un breve excursus sui lavori di riqualificazione  eseguiti da parte del professore Virginio Villani. Infine rinfresco con prodotti tipici locali annaffiati dal buon Verdicchio della zona. Molte le Autorità che saranno presenti e, fra queste, il Consigliere regionale Enzo Giancarli, l’ex consigliere regionale Fabio Badiali e l’ex Sindaco di Arcevia Nazzareno Badiali.

Sulla storia della Chiesa interviene lo storico  Virginio Villani. “A valle di Castiglioni di Arcevia, ai bordi di un ampio pianoro circondato da colline e sullo sfondo del Monte Murano, sopravvive una delle testimonianze più antiche della storia e dell’architettura religiosa della valle del Misa. Si tratta – afferma Villani – della chiesa di Santa Maria della Piana, attestata fin dagli inizi del ‘200, quando era una chiesa monastica, trasformata in beneficio abbaziale insieme ad altre chiese fra ‘400 e ‘500 e ufficiata fino al tardo Ottocento, quando il beneficio venne soppresso, incamerata dallo Stato e venduta a privati insieme all’edificio religioso. Nel 1987 i proprietari ne fecero donazione alla parrocchia di Castiglioni nell’intento di favorirne il restauro, demolendo però improvvidamente gli edifici addossati alle sue pareti, che facevano del tutto un complesso storicamente e architettonicamente molto più significativo.

La chiesa conteneva anche una tavola cinquecentesca all’interno di una cornice lignea posta sull’altare maggiore, che i proprietari dichiararono di lasciare a disposizione del culto, ma che poi trasferirono altrove. L’intervento di restauro avvenne subito dopo e, pur animato dalla migliore buona volontà, non ebbe molta fortuna per la cattiva scelta del materiale ligneo della travatura, che nel giro di pochi anni si è deteriorato fino al crollo del tetto “.

E così prosegue Villani “ Essendo la Chiesa esposta alle intemperie, l’apparato dell’altare maggiore venne tolto e furono scoperte sulla parete retrostante le tracce di un dipinto, che poi si rivelò un frammento di un affresco quattrocentesco, attribuito al noto pittore Andrea di Jesi il vecchio, attivo in quegli anni anche a San Fortunato di Serra de’ Conti e in altre località limitrofe. Sempre a causa delle precarie condizioni dell’edificio, l’affresco viene distaccato e restaurato a cura della Sovrintendenza ed ora è esposto  nella Pinacoteca Diocesana di Senigallia.

A causa di questa serie di condizioni sfavorevoli l’edificio, privato degli arredi e delle opere d’arte, appare spoglio e senza una sua precisa identità storica. Per questo motivo, al fine anche di valorizzare il suo carattere di bene religioso e storico-culturale, si è deciso di completare l’opera di restauro ricollocando al suo posto sulla parete di fondo una copia fedele dell’affresco tramite una riproduzione fotografica su PVC. Inoltre si è dotata la Chiesa di un altare più idoneo in noce e ricollocate al loro posto le tre lapidi che ricordano  le varie fasi della storia della Chiesa, mentre l’altare è stato posto su di una parete laterale con funzioni di sostegno alla cornice che contiene una riproduzione del dipinto cinquecentesco della Vergine “. I lavori di riqualificazione sono stati resi possibili grazie al contributo di Enti, Aziende e privati cittadini.

 

 

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