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 “La Fondazione Città di Senigallia torni alla sua missione principale, quella di assistere gli anziani”

 “La Fondazione Città di Senigallia torni alla sua missione principale, quella di assistere gli anziani”

I consiglieri comunali Roberto Paradisi, Luigi Rebecchini, Alan Canestrari: “Non è vero ciò che dice il presidente Guzzonato: la Casa protetta è già una struttura socio-sanitaria”

SENIGALLIA – “Il presidente della Fondazione “Città di Senigallia” Michelangelo Guzzonato, nella sua garbata replica – scrivono i consiglieri comunali Roberto Paradisi, Luigi Rebecchini, Alan Canestrari -, confermando punto per punto (a parte la irrilevante precisazione sulla ubicazione degli anziani colpiti dal batterio) quanto da noi denunciato, ha affermato che la struttura di via Cellini non è una struttura socio-sanitaria ma socio-assistenziale (elemento – ha precisato il presidente – di non poca diferenza ai fini organizzativi).

“Quanto affermato dal presidente non è corretto. Sia il vecchio regolamento applicativo n° 1 del 2004 della legge regionale 20 del 2002, sia il nuovo regolamento attuativo (regolamento n° 1 del febbraio 2018) della legge regionale 21 del 2016 definiscono testualmente la residenza protetta per anziani non autosufficienti come una “struttura residenziale con elevato livello di integrazione socio-sanitaria destinata ad accogliere temporaneamente e permanentemente anziani non auto-sufficienti, con esiti di patologie fisiche, psichiche e sensoriali o miste stabilizzate non curabili a domicilio e che non necessitano di prestazioni sanitarie complesse”.

“Pertanto – affermano sempre i consiglieri comunali Roberto Paradisi, Luigi Rebecchini, Alan Canestrari – la struttura è già a tutti gli effetti (anche in assenza di un contratto che formalizzi il passaggio a struttura per “cure intermedie”) una struttura “con elevato livello di integrazione socio-sanitaria” e non può in alcun modo essere definita come mera struttura socio-assistenziale.

“Il che significa, per essere estremamente chiari – concludono i tre consiglieri comunali di Uuione Civica e Forza Italia – , ciò che noi sosteniamo da fin troppo tempo: si investano più risorse per l’assistenza socio-sanitaria e si pensi meno a fare “politica”, concedendo contributi a destra e a manca, operando sul mercato immobiliare, stipulando contratti d’oro con professionisti indicati dai singoli consiglieri, agendo come una municipalità politicizzata e si torni subito alla missione principale”.

 

 

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