Il segno delle donne: scapezzanesi, senigalliesi, marchigiane
Il segno delle donne: scapezzanesi, senigalliesi, marchigiane
Mercoledì 21, alle 17, all’Auditorium di Scapezzano sarà presentato il Dizionario delle Marchigiane
SENIGALLIA – Il “Dizionario Biografico delle Marchigiane” fa tappa all’Auditorium di Scapezzano, mercoledì 21 marzo, alle ore 17.00. Con la primavera arriva nella frazione collinare la presentazione dell’opera che è divenuta un autentico caso editoriale, dato che sta concludendo la prima edizione dopo solo due settimane dall’uscita.
Da Ancona a Macerata, da Ascoli a Pesaro, da Senigallia a Fano – passando per tante località marchigiane, piccole o medie, costiere, collinari o montuose – l’opera, promossa dall’Associazione di Storia Contemporanea (che continua a ricevere richieste da ogni parte d’Italia e dall’estero: per informazioni si può chiamare, il mercoledì pomeriggio, il numero 071-7926645 oppure scrivere alla mail ascontemporanea@gmail.com) e curata dagli storici Lidia Pupilli e Marco Severini, ha registrato grandi consensi e interessato un pubblico quanto mai variegato.
Infatti, non poche sono le novità contenute nel volume: l’aver biografato circa 300 donne vissute negli ultimi 230 anni con uno stile chiaro e leggibile, per non dire accattivante; l’aver proposto – in tempi in cui l’austerità è una rarità e tutti parlano di eccellenze – a lettrici e lettori molte donne comuni, dalla condizione e dalla professione ordinaria, capaci però di lasciare una traccia significativa nella vicenda storica; l’aver delineato, ancora, un quadro d’insieme di donne sotto molti punti di vista diverse, ma tutte coraggiose e determinate, specie nel far valere i propri diritti; l’aver ribaltato canoni superati e silenzi storiografici inadeguati.
Tra le tante località territoriali oggetto della ricerca (durata due anni) compare anche Scapezzano che ha accolto, nei primi anni del Novecento, due giovani maestre che furono tra le prime elettrici europee, Carola Bacchi e Giulia Berna; la “giornaliera” Rosa Luzietti il cui marito, scopino municipale, fu una delle vittime del terribile terremoto dell’ottobre 1930; e Luigina Pieroni, la maestra di Montedoro (nativa di Montignano) e archeologa provetta che scoprì i preziosi resti di Montedoro.
E tante altre, fra le biografate, sono transitate per questa frazione che non poco ha fatto parlare di sé nella contemporaneità della comunità misena. Insomma un appuntamento da non perdere che sarà introdotto dal consigliere comunale Mauro Pierefederici cui faranno seguito gli interventi dei due curatori di un volume davvero prezioso e insostituibile.
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