Il pericolo è cessato: fatta brillare a due miglia dalla costa la bomba rinvenuta a Fano
Il pericolo è cessato: fatta brillare a due miglia dalla costa la bomba rinvenuta a Fano
FANO – Il pericolo è cessato, l’ordigno bellico della seconda guerra mondiale, rinvenuto a Fano il 13 marzo, è stato fatto brillare, poco dopo le 11, a due miglia dalla costa. Tutte le operazioni sono state seguite, dalla spiaggia, anche dal sindaco di Fano Massimo Seri.
A portare a termine l’operazione, iniziata alle 9 e proseguita in più fasi, sono stati questa mattina undici artificieri e subacquei della Marina Militare.
Mercoledì mattina, dopo l’imbragamento, la bomba era stata trasferita in acqua e portata in mare aperto. E, nei giorni scorsi, controllata a vista dagli uomini delle motovedette della Guardia Costiera.
Come si ricorderà martedì sera il centro di Fano, la zona di Sassonia e la periferia sud della città – circa 23 mila persone – erano state completamente evacuate ed i residenti avevano trascorso la notte ospiti di parenti o nelle palestre e nelle parrocchie della città.
Le verifiche sull’ordigno avevano infatti accertato che poteva esplodere in quanto era stato accidentalmente innescato durante i lavori di escavazione e aveva una spoletta ritardata che avrebbe potuto far detonare la bomba entro 144 ore.
Nelle foto: la bomba in acqua; il sindaco di Fano Massimo Seri mentre segue dalla spiaggia le operazioni; l’ordigno bellico, mercoledì mattina, durante l’imbragamento, prima dello spostamento a due miglia dalla costa
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