Nei territori del Montefeltro a portare la posta ci pensano le donne
Nei territori del Montefeltro a portare la posta ci pensano le donne
In occasione dell’8 marzo l’azienda dedica loro un omaggio filatelico ispirato ad Andy Warhol
PESARO – Poste Italiane in provincia di Pesaro si conferma un’azienda “in rosa” e le portalettere della zona del Montefeltro non sono che una piccola rappresentanza della predominante presenza femminile.
La Giornata dell’8 marzo assume un particolare significato per questa realtà postale dell’entroterra pesarese che si caratterizza per essere una delle aree del recapito con più alta percentuale di donne tra gli addetti ai lavori. Tutti i giorni, in ogni condizione atmosferica, di mattino presto, le 11 portalettere che coprono la zona arrivano nei tre presidii presenti sul territorio (Macerata Feltria, Mercatino Conca e Piandimeleto) per prendere la corrispondenza e portarla agli abitanti delle frazioni e dei paesi in prossimità del Parco interregionale Sasso Simone e Simoncello e delle località montuose.
Per quanto riguarda la lavorazione ed il recapito della corrispondenza, nei 5 centri di recapito della provincia di Pesaro Urbino, è donna un portalettere su due, mentre negli uffici postali ben il 74% del personale dirigente, amministrativo e di sportello è donna.
In occasione della Festa della Donna, Poste Italiane ha realizzato una speciale cartolina che si ispira ad Andy Warhol e ai suoi celebri ritratti e che sarà distribuita gratuitamente alle donne che entreranno nei 4 uffici postali del pesarese (Pesaro centro, Urbino, Fano e Montecchio) con sportello filatelico, che potranno farsela affrancare e richiedere il relativo timbro postale. Dallo stesso giorno saranno disponibili anche quattro francobolli dedicati al genio femminile italiano, emessi dal Ministero dello Sviluppo Economico e appartenenti alla serie tematica “Le eccellenze del sapere”: un omaggio al mondo femminile che ha contribuito in modo determinante allo sviluppo di Poste Italiane fin dalla sua nascita, a metà dell’Ottocento, quando in azienda arrivarono le prime telegrafiste. Oggi, le donne in Poste Italiane rappresentano circa il 54% della popolazione aziendale e circa il 59% dei lavoratori laureati, guidano, in media, il 58% degli uffici postali con punte che superano il 70% in diverse regioni (tra cui le Marche) e svolgono ruoli dirigenziali di primo piano a partire dalla Presidente.
Una presenza resa possibile anche grazie alle politiche aziendali per le pari opportunità e alle iniziative in tema di welfare: tra queste la realizzazione di asili nido, l’assegnazione di “parcheggi rosa” alle lavoratrici in stato di gravidanza, l’adozione di modelli flessibili di organizzazione del lavoro che consentono ai dipendenti di conciliare gli impegni professionali con le esigenze personali e familiari, l’introduzione di percorsi formativi innovativi come “Maam U (Maternity As a Master)”, i piani di prevenzione sanitaria personalizzati, le azioni di sensibilizzazione e di formazione plurale a sostegno della diffusione di una cultura d’impresa inclusiva.
Poste Italiane, inoltre, tutela la maternità e la paternità garantendo ai lavoratori un trattamento migliore rispetto a quanto previsto dalla normativa: durante il congedo di maternità eroga il 100% della retribuzione per tutti i cinque mesi di astensione dal lavoro, rispetto al pagamento dell’80% previsto dalla legge, mentre i genitori che utilizzano il “congedo parentale” nei primi sei anni di vita del bambino, ricevono l’80% della retribuzione per i primi due mesi, invece del 30%.
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it