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Anche il “Conservatorio Pergolesi” di Fermo ha voluto omaggiare il compositore cagliese Fernando Mencherini

Anche il “Conservatorio Pergolesi” di Fermo ha voluto omaggiare il compositore cagliese Fernando Mencherini

Anche il “Conservatorio Pergolesi” di Fermo ha voluto omaggiare il compositore cagliese Fernando Mencherini FERMO – Il “Conservatorio Pergolesi” di Fermo ha voluto omaggiare il compositore cagliese Fernando Mencherini (1949-1997) (nelle foto, in alto) dedicandogli una serata divisa tra interventi critici e musica dal vivo.

Di fronte ad una folta platea, hanno parlato dell’opera e della figura di Mencherini il musicologo e attuale direttore del conservatorio Nicola Verzina, che si è soffermato, in particolare, <<sull’incontro tra la note di Fernando Mencherini e la poesia di Edoardo Sanguineti, felice connubio che ha dato vita a cinque brani (di cui due eseguiti nella stessa serata ndr), basati su altrettanti testi estratti dalla raccolta Laborintus>>, il figlio del compositore, Gastone Mencherini, che ne ha raccontato <<l’inestricabile intreccio tra vicenda umana e vicenda artistica>>, e il saxofonista e docente Massimo Mazzoni (nella foto, a destra) che ha illustrato <<la parte musicale della serata>>.

Infatti dal corposo catalogo mencheriniano sono stati selezionati quattro brani della sua ultima produzione con cui si sono misurati, con il supporto dei loro docenti, i talentuosissimi allievi del Conservatorio. Brani che, come tutta la musica del compositore cagliese, pur richiedendo grande dedizione e perizia tecnica ai propri esecutori, rifuggono qualsiasi accademismo e rapiscono con la loro intensità l’ascoltatore.

Della danza ipnotica, malinconica e zingaresca “La Huella” sono state eseguite due versioni: quella per chitarra da Cesare Sampaolesi e quella per violino e pianoforte da Matteo Baldoni e Alessio Ercole; con “Piangere la pietra” per saxofono baritono e voce registrata, si è assistito a un incontro-scontro tra i suoni sincopati e sbuffanti del sax di Michele Chirichella e la voce di Sanguineti, e, infine, nell’intensa e quasi “dolorosa” “Ritorna mia luna”, il saxofono tenore di Massimo Mazzoni (esecutore storico di questo e altri brani di Mencherini) si è intrecciato con le voci dei cantanti Wang Yan, Massimiliano Mandozzi e Gianni Paci, diretti da Stefania Cocco. (eg)

 

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