Le seste negli occhi: lo spirito di osservazione degli studenti dell’Istituto Corinaldesi
Le seste negli occhi: lo spirito di osservazione degli studenti dell’Istituto Corinaldesi
SENIGALLIA – Dai docenti del Dipartimento Tecnico del Corso Costruzioni, Ambiente e Territorio
dell’Istituto Corinaldesi di Senigallia riceviamo e pubblichiamo: “Le attività di Orientamento in entrata stanno per concludersi, molti genitori con i quali ci siamo confrontati si chiedevano se un corso come il C.A.T., ancora legato nell’immaginario collettivo alla finalizzazione del percorso didattico alla professione del geometra o del progettista edile e quindi con poche prospettive, fosse ancora attuale.
Dalla testa alla mano, “le seste negli occhi” diceva Michelangelo Buonarroti, al quale si è ispirato anche Steve Jobs per integrare hardware, software e design nella sua Apple.
“Vorremmo ricordare che, ormai da diverso tempo, attraverso progetti, laboratori, percorsi mirati di Alternanza Scuola-Lavoro e rinnovamento dei programmi, i Docenti lavorano affinché i nostri studenti acquisiscano, quale caratteristica distintiva, appunto “le seste negli occhi” ovvero spirito di osservazione e curiosità nei confronti del mondo che li circonda nonché gli strumenti idonei, attraverso la pratica del rilievo e del disegno di progetto,lo studio della storia dell’arte e dell’architettura, a sviluppare la loro creatività e motivarli così allo studio, alla ricerca, e al lavoro in team.
“Siamo convinti che stimolando il pensiero creativo aiuteremo i nostri allievi a realizzarsi nello studio e nel lavoro consentendo loro di risolvere i problemi del quotidiano, di scegliere le strategie d’azione più efficaci per le sfide che il futuro porrà loro di fronte, non necessariamente legate al mondo dell’edilizia.
“Tutti i bambini possono essere creativi e possono rimanere creativi da adulti. La creatività è impossibile senza scintilla interiore…il segreto sta nel mantenere viva questa scintilla in ciascuno di noi” Il pensiero creativo, in ambito lavorativo, consente di risolvere i problemi del quotidiano, di scegliere le strategie d’azione più efficaci. (Teresa Amabile docente alla Harvard Business School)”.
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it