Giovedì sera al Gratis Club di Senigallia concerto-reading “Del sangue e del vino” con Ettore Castagna
Giovedì sera al Gratis Club di Senigallia concerto-reading “Del sangue e del vino” con Ettore Castagna
SENIGALLIA – Giovedì 28 dicembre, alle ore 21:00, presso il “Gratis Club” di Senigallia, l’associazione politico culturale de “La Città Futura Senigallia” saluterà l’anno nuovo con il Concerto- Reading “Del sangue e del vino” di e con Ettore Castagna.
Ingresso gratuito.
“Del sangue e del vino”, Rubbettino Editore, collana “che ci faccio qui” diretta da Vito Teti, 2016, è uno scritto visionario nel quale si incontrano gli elementi più diversi: il romanzo storico, il fantastico, le tracce etnografiche, la fiaba, l’epica di tre generazioni di greci nell’Aspromonte greco.
Ettore Castagna ci proporrà una originale presentazione di “Del sangue e del vino” in forma di reading/concerto nel quale egli stesso introduce delle parti del romanzo e suona musiche legate in modo evocativo ad alcuni degli episodi.
L’artista conduce il pubblico lungo una linea narrativa fatta di racconto, musica, lettura in un format che ne vuole catturare l’attenzione.
Siamo alla fine del XVIII secolo, Dimitri e Agàti, due profughi, arrivano in Calabria da una Creta a ferro e fuoco per l’invasione turca. Si stabiliranno a Selènu, un luogo reale ma fuori da ogni tempo dando vita a una saga incalzante nei ritmi narrativi.
Si costruisce da subito un intreccio inestricabile di verità, leggenda, magia, realtà, surrealtà, storia e ucronìa che poi diviene la materia costitutiva di ogni personaggio delineato con forza e, a volte, con volontaria violenza. Ciò a partire dalla loro unica figlia Caterina, strega ed emarginata per scelta, e dal nipote Nino che concluderà una breve esistenza nell’intreccio simbolico fra vino e sangue.
“Del sangue e del vino” è il primo romanzo di Ettore Castagna: immediato e meditato al tempo stesso, di quelli che si fanno leggere tutti d’un fiato.
I titoli dei tredici capitoli sembrano raccontare di greci delle Calabrie ed, in particolare, dell’Aspromonte, attingendo ad una polifonia di termini linguistici e di versi volentieri offerti anche in greco.
Ma prima e più delle persone, la scrittura di Ettore Castagna tratteggia e fa emergere un territorio.
Nato a Catanzaro nel 1960, Ettore Castagna si occupa di antropologia culturale dalla fine degli anni ’70.
Dopo un’impostazione iniziale più indirizzata verso l’antropologia della musica, già dalla metà degli anni ’80, Ettore Castagna inizia ad occuparsi in modo più ampio di tematiche relative all’incontro-scontro fra culture locali e “globalizzazione” concentrando poi il proprio interesse su progetti di animazione territoriale e sviluppo rurale che contenessero elementi innovativi nel senso dello sviluppo “sostenibile”.
Ettore Castagna è anche un musicista (ha fatto parte di gruppi quali Re Niliu, Antiche Ferrovie Calabro Lucane, Nistanimera), direttore di festival (come Paleariza, in greco di Calabria “l’antica radice”); oltre che antropologo, docente ed autore di testi dedicati alle Calabrie, che comprendono “Sangue e onore in digitale, Rappresentazione e autorappresentazione della ‘ndrangheta” (2010) e “U Sonu. La danza sull’Aspromonte Greco” (2007).
Sinteticamente si può ben dire che l’attività di animazione territoriale e quella di ricerca antropologica di Ettore Castagna hanno “cortocircuitato” negli ultimi anni con quella di musicista e appassionato di sonorità e strumenti del mondo etnico.
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it