Falconara, donata alla parrocchia di Fiumesino l’opera Crocifissione dell’artista Fernanda Fiori Minelli
Falconara, donata alla parrocchia di Fiumesino l’opera Crocifissione dell’artista Fernanda Fiori Minelli
È in programma mercoledì 27 dicembre l’inaugurazione della bella opera, costituita da una serie di formelle quadrate di ceramica istoriata, offerta in memoria dell’artista dai figli alla chiesa di San Lorenzo Martire
FALCONARA – È in programma mercoledì 27 dicembre alle ore 16, l’inaugurazione dell’opera “Crocifissione” dell’artista falconarese Fernanda Fiori Minelli offerta in sua memoria alla chiesa di San Lorenzo Martire di Fiumesino.
La croce che i figli dell’artista hanno deciso di donare alla chiesa di Fiumesino è stata realizzata nel 1957; l’opera – 1 metro e mezzo per due metri circa – è costituita da una serie di “formelle” quadrate di ceramica istoriata secondo una tecnica perfezionata dalla Fiori. Nelle formelle sono rappresentate le stazioni della Via Crucis.
L’artista falconarese aveva donato la croce a una istituzione anconetana che dopo averla esposta per un breve periodo l’ha esclusa dalle collezioni permanenti e relegandola nei magazzini. La donazione però era vincolata all’esposizione così che i figli di Fernanda, Marina e Massimo Minelli, hanno potuto recuperarla e successivamente, offrirla alla comunità parrocchiale di Fiumesino.
La croce torna così a Falconara, luogo dove l’artista ha iniziato la propria attività di ceramista: i primi passi da scultrice li ha mossi infatti frequentando la fornace Pierfederici dove le regalavano la creta dei mattoni rovinati o venuti male e i vasai le hanno insegnato a modellare e a lavorare la creta al tornio. Alla scoperta della materia sono seguiti gli studi a Perugia all’accademia di Belle Arti e gli stage – o come si diceva “la bottega” – a Gualdo e Deruta.
Un’altra opera sacra della Fiorì Minelli è custodita nella cappellina dell’istituto Bignamini a Falconara mentre un pannello in bassorilievo che rappresenta una deposizione è esposto al museo diocesano di Ancona.
Resta invece ancora in attesa di poter trovare uno spazio per una esposizione permanente l’importante archivio di opere lasciato in eredità.
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