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A gennaio sarà aperto a Senigallia l’Ambulatorio solidale Paolo Simone – Maundodé

A gennaio sarà aperto a Senigallia l’Ambulatorio solidale Paolo Simone – Maundodé

Si tratta di un progetto innovativo di sostegno alla povertà e al disagio socio-economico

SENIGALLIA – Fervono i lavori a Senigallia per dare alla luce un progetto innovativo di sostegno alla povertà e al disagio socio-economico: l’Ambulatorio Solidale Paolo Simone – Maundodé.

Grazie a un folto gruppo di medici e infermieri volontari della nostra città il progetto sta prendendo forma con sempre maggiore concretezza; è una novità nel campo del volontariato e della solidarietà nel panorama senigalliese e non solo, perché raramente si trovano strutture e professionisti che a titolo volontario riescano a dare supporto per garantire quel diritto alla salute su cui ogni cittadino dovrebbe poter contare, ma che nella realtà non sempre viene soddisfatto.

Ancora qualche dettaglio tecnico e logistico per il team sanitario, che si sta riunendo con assiduità per coordinarsi nel migliore dei modi, e finalmente sabato 13 gennaio alle ore 17 l’Ambulatorio Solidale Paolo Simone – Maundodé sarà presentato al pubblico alla Rotonda a Mare. Una cosa è certa e lo è stata da subito: l’ambulatorio verrà intitolato a Paolo Simone, il medico che ci ha lasciato quest’estate ma che sarebbe stato in prima fila oggi, come sempre faceva con la sua grande energia, per essere vicino e prendersi cura dei meno fortunati. Il nome del progetto, “Maundodé”, proviene dal Ciad, paese dell’Africa Centrale dove Paolo Simone e la sua famiglia hanno vissuto per anni. Significa “sono quello che sono grazie a loro”. In altre parole, ognuno di noi ha bisogno di tutti gli altri per essere se stesso, anche dei più emarginati.

L’ambulatorio medico, che si configura come uno studio multidisciplinare, trova spazio all’interno del rinnovato Centro di solidarietà Luigi Palazzolo. Vedrà alternarsi un nutrito gruppo di medici rappresentanti di diverse specialità e di infermieri, che insieme assicureranno la continuità di apertura a titolo completamente gratuito. Si tratta di un gruppo di quasi quaranta persone operanti nell’ambito sanitario che, insieme alla Fondazione Caritas, generosamente si metteranno a disposizione di tutti coloro che, a fronte di liste d’attesa troppo lunghe o difficoltà a orientarsi nei percorsi del servizio pubblico, a volte preferiscono ignorare i propri sintomi rischiando così di ammalarsi ancor più gravemente.

A loro, ai “più poveri tra i poveri”, cioè ai malati poveri, italiani e stranieri, ma anche a chi si trova in situazioni di difficoltà momentanee e non si può permettere visite diagnostiche specialistiche nei tempi adeguati, saranno erogate a titolo gratuito prestazioni mediche. Il Centro di ascolto Caritas, che da anni intercetta situazioni di disagio che spesso rimangono nell’ombra, indirizzerà gli utenti e regolerà il diritto di accesso alla struttura sanitaria.

Senigallia, con questa iniziativa, ancora una volta cerca di scendere in campo nella difesa del diritto alla salute per tutti.

 

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