E’ morta Suor Pia, la suora che all’Opera Pia ha aiutato tante ragazze di Senigallia a trovare un lavoro
E’ morta Suor Pia, la suora che all’Opera Pia ha aiutato tante ragazze di Senigallia a trovare un lavoro
di GIUSEPPE CIONCHI
SENIGALLIA – E’ morta Suor Pia. Ora è fra i Giusti, per sempre. Suor Pia, la “suora cappellona” del laboratorio dell’Opera Pia Mastai Ferretti che per tanti anni ha liberato dalla disoccupazione, dallo sfruttamento e dalla miseria moltissime ragazze di Senigallia nel laboratorio voluto dall’allora segretario don Angelo Mencucci, chi non la ricorda?
Erano i tempi rosa della ripresa economica dell’Italia, ma le ragazze avevano poca scelta per il lavoro: o alla Sacelit, o al mobilificio Montesi…o a servizio, a ricompense irrisorie, oppure al laboratorio dell’Opera Pia, per imparare un mestiere e – soprattutto – per avere una copertura con la paga a fine mese e con i contributi in regola.
Il laboratorio è stato voluto tenacemente da don Angelo Mencucci proprio per mettere in pratica quello che Pio IX – il più grande benefattore di Senigallia e uno dei più grandi Papi della storia – aveva scritto che i suoi beni erano destinati alla Fondazione Mastai – Ferretti per la cura sia degli anziani sia delle ragazze “periclitantibus” (e si capisce che fine facevano le ragazze disoccupate!).
Ecco allora il laboratorio con l’anima di suor Pia: sempre mite, sorridente, accogliente, competente, esigente, per il bene delle ragazze stesse! Certamente tantissime la ricorderanno, come la ricordano le ragazze madri, o le madri abbandonate di Giulianova, Perugia, Ostra e di altre città…dove l’ubbidienza – allora rigidissima – la chiamava a servizio dei poveri, secondo lo stile di san Vincenzo de’ Paoli che riempie il mondo di carità per ricoprire le tante miserie causate dall’egoismo, dalla violenza, dalla prepotenza, dallo sfruttamento per il ”dio tasca”, come lo chiama Papa Francesco.
Suor Pia Mattioli era nata il 13 giugno 1926. E’ morta il 14 dicembre 2017. Ha scritto nel libro della sua vita le immense opere buone sparse in Italia per il bene dei poveri che sono “la carne sofferente di Cristo”. Ora vive per sempre tra i Giusti di Dio e nel ricordo grato e riconoscente di tutte le ragazze da lei beneficate ed educate.
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