Una Boheme fantasiosa, con una grande interprete, in scena al teatro della Fortuna di Fano
Una Boheme fantasiosa, con una grande interprete, in scena al teatro della Fortuna di Fano
di PAOLO MONTANARI
FANO – E’ stata una Boheme fantasiosa, meno spettacolare per motivi di spazio rispetto a quella presentata al Macerata Opera Festival nel 2012, ma altrettanto suggestiva, quella proposta a Fano al teatro della Fortuna, per la regia di Leo Muscato.
L’opera è stata messa in rete e Fano è stata la penultima tappa di un tour 2017 iniziato da Ascoli PIceno, per poi andare a Chieti e concludersi il 6 e 7 dicembre al teatro dell’Aquila di Fermo. Boheme ha consacrato una grande interprete di Mimì nel giovane soprano Benedetta Torre che insieme a Marcello Rosiello nel ruolo di Marcello, hanno espresso una equilibrata e splendida vocalità pucciniana.
Abbastanza buono il resto del cast, mentre valida l’interpretazione del coro Ventidio Basso e della FORM, Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta dal maestro Matteo Beltrami. Rispetto alla Boheme sessantottina presentata a Macerata, Leo Muscato,anche per ragioni di spazio si è orientato ad una location che risente delle atmosfere proletarie del cinema di Fassbnder, dove i giovani studenti e disoccupati, facevano dell’arte un crocevia con la politica, l’alcol, la prostituzione e la droga. I personaggi con le chitarre elettriche e capelli e barbe lunghe risentono della cultura della contestazione, di Woodstock, ma in un clima più sotterraneo, che fa penetrare barlumi di sentimenti, come l’amore, la speranza, la disillusione e la morte. E in questa Boheme, si respirano questi momenti. E non è poco in un momento di crisi di contenuti nel teatro.
(Le foto sono di Luigi Angelucci)
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