Al Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Senigallia tre sportelli chiusi su quattro
Al Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Senigallia tre sportelli chiusi su quattro
Inaccettabile penalizzazione di un reparto che è stato un punto di riferimento, fino a poco tempo fa, della sanità marchigiana
SENIGALLIA – Dal Comitato Cittadino per la difesa dell’Ospedale di Senigallia riceviamo: “Tre sportelli di accettazione chiusi su un totale di 4, per malattia o ferie degli addetti. I cittadini inviperiti in lunghe code di attesa con alcuni di loro che contattano i Laboratori privati per fare gli esami ematici. Questa la triste situazione del Laboratorio Analisi oggi, non più una ECCELLENZA dell’Ospedale di Senigallia ma declassata nei fatti ormai ad un punto prelievo. Dai 300 esami giornalieri, che si facevano fino al 2011, siamo passati ai 100 di oggi ed anche meno se non sono presenti tutti gli addetti. Inoltre molti esami immunologici e virologici vengono dirottati presso altre strutture jesine proseguendo così l’opera di declassamento sanitario denunciata dal Comitato ormai da tempo.
“Chi ha stabilito questa riduzione di prelievi? Sembrerebbe – si legge in un intervento del Comitato Cittadino – che siano decisioni arrivate a causa della mancanza del personale di accettazione che, anziché avere una via privilegiata di risoluzione, produrrebbe invece un rimpallo di responsabilità con il risultato di una dicotomia totale all’interno del laboratorio tra dirigenti amministrativi e sanitari e con l’unico risultato di aumentare disagi, malumori e infine indirizzare i cittadini presso strutture private, nonostante l’abnegazione e la disponibilità dei presenti ad informare e facilitare l’accesso dei cittadini alle sale prelievi.
“La gestione degli addetti alla ricezione degli esami, se questo è il problema, non dovrebbe essere sanitaria ma amministrativa e, se si cambiano le regole per un miglioramento del servizio, ci dovrebbe essere oltre un accordo tra le parti dirigenziali, postazioni a norma per i lavoratori, cosa che attualmente risulterebbe non essere, anche personale idoneo al front-office, anziché non inidoneo nei 4/5 del totale come risulterebbe attualmente dai certificati sanitari rilasciati ai singoli operatori.
“Eventualmente gli inidonei potrebbero essere proficuamente impiegati al back office al fine di finalizzare meglio il loro lavoro. Non parliamo poi del ritiro pomeridiano dei risultati degli esami che, per la sua farraginosità, mette in seria difficoltà gli operatori ausiliari che vi gravitano intorno.
“Sappiamo bene che è la politica sanitaria Regionale che sta portando questi paradossi tra il nostro territorio e quello Jesino ormai diventato fulcro dell’Area Vasta n.2 dove i cittadini sono difesi nei fatti dal loro Sindaco ed Assessore alla sanità. E infatti con il loro impegno hanno mantenuto, sempre a discapito di Senigallia, i Primari di diverse Unità Operative tra cui quella del Laboratorio Analisi.
“Infine ci chiediamo: ma l’eco di questa mal gestione, ormai sui giornali tutti i giorni e per chissà quanto tempo ancora, perché non porta le nostre Istituzioni locali a confrontarsi direttamente con il Direttore Generale dell’AV2 dr. Bevilacqua, visto che è al corrente di questa mal gestione, come confermato anche da documenti vari?
“E’ la seconda volta che chiediamo ai nostri rappresentanti di intervenire: speriamo che questa volta lo facciano – conclude il Comitato Cittadino -, anche perché continueremo a pungolarli”.
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