Il “caso Siffredi” scuote Corinaldo, città di Santa Maria Goretti, e finisce in Consiglio comunale
Il “caso Siffredi” scuote Corinaldo, città di Santa Maria Goretti, e finisce in Consiglio comunale
Il gruppo consiliare “In movimento – Corinaldo c’è” ha presentato una dettagliata interrogazione al sindaco
CORINALDO – La presenza di Rocco Soffredi (nella foto, a destra)nella giuria, per l’elezione di Miss Strega, in occasione della ormai imminente manifestazione di Halloween, continua a far discutere. Ed il caso finisce, inevitabilmente, in Consiglio comunale.
“Il gruppo consiliare di minoranza IN MOVIMENTO – CORINALDO C’É in relazione delle molteplici segnalazioni di nostri concittadini e del clamore sollevato – si legge in una interrogazione inoltrata al sindaco e presidente del Consiglio comunale Matteo Principi – ritiene doveroso chiedere le ragioni e che venga giustificata la presenza del signor Tano Rocco, meglio noto come Rocco Siffredi, alla manifestazione di interesse pubblico Halloween corrente edizione nello specifico come appartenente alla giuria nella elezione di Miss Strega.
“Il nostro gruppo consiliare – si legge nel documento firmato da Luciano Galeotti, Riccardo Piermattei, Tamara Colombaroni e Adrio Testaguzza – evidenzia come questo personaggio è notoriamente conosciuto dalla opinione pubblica di varia età ed estrazione sociale, in virtù dei dispositivi media e di quelli di ultima generazione, anche sulle vicende private.
“Le segnalazioni ed osservazioni che ci sono state avanzate dai nostri concittadini vertono proprio attorno all’attività svolta dal personaggio, nel recente passato, alle conflittualità del presente e all’evidente status symbol del medesimo soggetto che contrastano in maniera provocante e provocatoria con la figura della nostra concittadina Maria Goretti martire e assurta alla santificazione per l’elevatissimo messaggio della purezza.
“Le ricordiamo –si legge in un altro passo dell’interrogazione inoltrata al sindaco – come nel 2006 su richiesta del Moige veniva bloccato ed inflitta una pesante multa (un milione di euro) ad uno spot pubblicitario di una nota marca di patatine nella quale il signor Rocco Siffredi ne era attore/testimonial (parificava il tubero all’organo genitale femminile): per la violazione degli articoli 9 – violenza, volgarità, indecenza – e 10 – convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona.
“È fin troppo evidente che la scelta ricaduta su tale personaggio, nel nostro contesto, nella nostra comunità appaia a dir poco infelice; molti concittadini possono chiaramente risultare imbarazzati dalla presenza di tale personaggio e queste ragioni vanno salvaguardate, condivise e riconosciute al pari di altre in un contesto democratico.
“Vogliamo ricordarLe che diversi edifici pubblici sensibili, pensiamo alla scuola primaria, alla fondazione che gestisce la casa di riposo, sono intitolati alla figura di Santa Maria Goretti; questa amministrazione ha ristrutturato l’ex convento degli agostiniani già Hotel Il giglio proprio per ospitare delle donne che hanno subito delle violenze, prendendo spunto dall’esperienza di Maria Goretti ed alla Santa andranno intitolati questi spazi: ora un personaggio che chiaramente ha leso e lede la dignità delle donne è una scelta poco opportuna quale presenza in una giuria e quindi rappresentante della nostra comunità.
“Le ricordiamo inoltre che l’associazione Pro Loco che gestisce l’evento e che deliberatamente ed arbitrariamente ha deciso di invitare il signor Siffredi, riceve sovvenzioni pubbliche dalla comunità (oltre 60.000 euro annui per la gestione dell’ufficio turistico, molteplici interventi di patrocinio, svariati aiuti logistici, di mano d’opera e materiali per l’allestimento delle varie manifestazioni) quindi possiamo ritenere giusto affermare che detta associazione è parte della comunità e giusto che l’Amministrazione comunale, nella figura dell’assessore delegato dovrebbe assumerne un controllo ben più efficace, diretto e determinato.
“Per ragioni di pari opportunità e di eguaglianza sociale, il nostro movimento ritiene sia lecito salvaguardare il complesso etico-morale della nostra comunità in ragione di quanto stabilito: dall’art. 21 comma 6 della Costituzione Italiana, dall’art. 1343 del Codice Civile “la causa è illecita quando è contraria a norme imperative, all’ordine pubblico o al buon costume”.
“Per quanto esposto ribadiamo vengano chiarite le ragioni della presenza del signor Rocco Siffredi e Le chiediamo di intervenire nei confronti dell’associazione Pro Loco perché resa consapevole e responsabile del danno arrecato ad una parte considerevole della comunità corinaldese possa rivedere ed eventualmente annullare l’invito rivolto al signor Siffredi”.
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it