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A Corinaldo nomine irregolari, l’opposizione ha chiesto al sindaco di fare un passo indietro

A Corinaldo nomine irregolari, l’opposizione ha chiesto al sindaco di fare un passo indietro

Matteo Principi invitato dal gruppo di opposizione a  “chiarire le ragioni per le quali si è provveduto alla nomina di rappresentanti presso enti, istituzioni e consorzi nonostante il Consiglio comunale non si sia pronunciato in merito”

A Corinaldo nomine irregolari, l’opposizione ha chiesto al sindaco di fare un passo indietro

A Corinaldo nomine irregolari, l’opposizione ha chiesto al sindaco di fare un passo indietroCORINALDO – Il gruppo consiliare “In movimento – Corinaldo c’è” continua la sua attività di controllo – per quanto possibile – dell’Amministrazione comunale. Ha quindi presentato una nuova interrogazione al sindaco inerente la definizione degli indirizzi per la nomina dei rappresentati del Comune presso Enti, Istituzioni ed aziende partecipate.

“Questo atto, previsto dal TUEL – affermano i consiglieri di “In movimento – Corinaldo c’è” –  non ci è stato sottoposto in fase di insediamento e, nonostante il Consiglio comunale non si sia quindi pronunciato in merito, il sindaco ha comunque provveduto a nominare i rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni”.

“Questo – aggiungono i consiglieri comunali Luciano Galeotti, Riccardo Piermattei, Tamara Colombaroni e Adrio Testaguzza – è un atto autoritario che esula dalla democrazia e che non tiene conto della manifestazione di volontà del popolo. E’ molto grave poiché tutte le nomine sono da giudicarsi illegittime. Questo mandato è iniziato con un chiaro indirizzo politico, sotto la pressione del Pd, sempre più presente nell’amministrazione alla quale detta le linee da seguire”.

“Da parte nostra – concludono i consiglieri di opposizione – è malinconico constatare questo tipo di politica che, poco amministra e molto bada al consenso, portiamo comunque avanti il nostro ruolo di indirizzo e controllo con caparbietà, per adesso occupandoci di tematiche di nostra conoscenza, in futuro approfondiremo altre argomentazioni”.

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Questo il testo dell’interrogazione, presentata al presidente del Consiglio comunale e sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, avente per oggetto la  mancata delibera del Consiglio comunale riguardo la definizione indirizzi per la nomina e designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni.

PREMESSO CHE:

Il Dlgs.267 18 agosto 2000 cd.TUEL all’art.42 – Attribuzioni dei Consigli-

al comma 2 il Consiglio ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali lettera m)  “ definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni, nonché nomina dei rappresentanti del consiglio presso enti, aziende ed istituzioni ad esso espressamente riservata dalla legge”.

 Lo Statuto Comunale approvato con delibera del Consiglio Comunale n.65 del 21 novembre 2007 alla Prima Sezione – Il Consiglio Comunale – art.6 “Principi generali del Consiglio Comunale” al comma 2 recita “Il Consiglio, rappresentando l’intera comunità, delibera l’indirizzo politico-amministrativo con la adozione degli atti fondamentali individuati dall’art.42 del D.lgs.18.8.2000 n.267 ed esercita il controllo mediante la verifica dell’azione svolta dai soggetti destinatari degli indirizzi, al fine di coordinare l’attività e di soddisfare l’esigenza di mantenere unitarietà di azione per il raggiungimento degli obiettivi”

Per quanto affermato dal Consiglio di Stato sezione V sentenza del 25 febbraio 2014 n.897 “Il Consiglio di Amministrazione di una società partecipata dal Comune può essere legittimamente revocato nel caso in cui non abbia rispettato gli indirizzi consiliari”

L’attribuzione del potere di nomina e di revoca al Sindaco non comporta il conferimento a quest’ultimo del potere di controllo di conformità dell’attività dei nominati agli indirizzi consiliari, prerogativa che rimane al Consiglio Comunale, in base alla normativa vigente. Da ciò ne consegue che la nomina dei rappresentanti comunali presso gli enti da parte del Sindaco deve essere eseguita in base agli indirizzi del Consiglio Comunale, mentre la revoca di quei soggetti dovrà essere effettuata, in corrispondenza, allorchè si verifichi un esplicito contrasto del loro operato con gli indirizzi, circostanza che evoca la palese necessità di un previo provvedimento consiliare dichiarativo.

CONSTATATO CHE:

Ad oggi questo Consiglio Comunale insediatosi ufficialmente il 22 giugno 2017  non si è espresso e non ha deliberato per quanto previsto alle attribuzioni dall’art.42 comma 2 lettera m) e per quanto stabilito dallo Statuto Comunale art.6 comma 2.

Compete al Consiglio neoeletto la definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni e nelle due sedute consiliari fino ad oggi svolte, quella di insediamento del 22.06.2017 e quella del 31.07.2017 non si è provveduto ad inserire nell’ordine del giorno quanto stabilito dall’art.42/2°comma lettera m) T.U.E.L. e dallo Statuto comunale art.6/2°comma.

L’art.50 commi 8/9 del T.U.267/2000 dispone che il Sindaco, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, provveda alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende, Società ed Istituzioni, entro quarantacinque giorni dall’insediamento ovvero entro i termini di scadenza del precedente incarico.

Questo Consiglio Comunale rappresenta l’intera comunità ed è stato rinnovato per 9/13 e quindi possiamo affermare che rappresenta una volontà

palesemente diversa dal precedente. La particolarissima correlazione tra i due atti (deliberazione definitoria degli indirizzi per la nomina e provvedimento del Sindaco) e la referibilità alla formalizzazione di incarichi a soggetti qualificati per un periodo sostanzialmente corrispondente al mandato amministrativo fanno ritenere che gli indirizzi debbano essere definiti dall’organo consiliare neo-insediato, potendo questo caratterizzare le procedure di nomina con l’individuazione di specifici elementi di scelta.

Va quindi esclusa la “ultrattività” degli indirizzi consiliari formulati dal precedente Consiglio Comunale.

PRESO ATTO CHE:

L’art.136 del citato TUEL recita “qualora gli enti locali, sebbene invitati a provvedere entro congruo termine, ritardino o omettano di compiere atti obbligatori per legge, si provvede a mezzo di commissario ad acta nominato dal difensore civico regionale, ove costituito, ovvero dal comitato regionale di controllo. Il commissario ad acta provvede entro sessanta giorni dal conferimento.

L’art.138 sempre del D.lgs 267/2000 prevede l’annullamento degli atti emanati dagli enti locali viziati da illegittimità.

OSSERVATO CHE:

In occasione dell’insediamento dell’attuale Consiglio Comunale avvenuta il 22 giugno c.a. la proposta n.35 aveva quale oggetto “Fondazione Santa Maria Goretti rinnovo dei componenti del Consiglio di Amministrazione” deliberata seduta stante.

Con Decreto del Sindaco n.4 del 30 giugno c.a. veniva designato un membro in seno al Consiglio di Amministrazione del “Consorzio Città Romana di Suasa”

Con Decreto del Sindaco n.6 del 28 settembre c.a. venivano nominati i componenti del Consiglio di Amministrazione della Società A.S.A. s.r.l.

(il precedente Consiglio di Amministrazione A.S.A. era stato nominato il

26 giugno 2014, il rinnovo avvenuto quest’anno supera di fatto i 90 giorni dalla scadenza).

Il gruppo consiliare IN MOVIMENTO – CORINALDO C’É con la presente

CHIEDE

Di revocare la nomina del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Asa S.r.l. per aver superato i termini legalmente previsti ed in virtù di quanto stabilito dal Consiglio di Stato con la sentenza n.897 del 25 febbraio 2014.

Di chiarire a codesta assemblea consiliare le ragioni della mancata adozione di un atto fondamentale quale previsto dal D.lgs 267 18 agosto 2000 art.42 comma 2 lettera m).

Di chiarire le ragioni in mancanza di una volontà consiliare per le quali si è comunque provveduto alla nomina di rappresentanti presso enti, istituzioni e consorzi nonostante il Consiglio Comunale non si sia pronunciato in merito a quanto disposto dall’art.42 comma 2 lettera m).

Di provvedere ad inserire come proposta nell’ordine del giorno della prima seduta consiliare disponibile l’oggetto “definizione degli indirizzi per la nomina, la designazione o la revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni, in base all’art.42 comma 2 lettera m) del D.lgs. n.267/2000.

Ringraziandola per l’attenzione porgiamo distinti saluti.

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta ed orale alla prima seduta utile del Consiglio comunale.

Nelle foto: in alto il gruppo consiliare “In movimento – Corinaldo c’è”; subito sotto il capogruppo di opposizione Luciano Galeotti ed il sindaco Matteo Principi, le cui posizioni sono sempre più distanti, soprattutto sulla normale interpretazione di leggi, statuti e regolamenti

 

 

 

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