Conclusa la quinta edizione del Festival del giornalismo culturale
Conclusa la quinta edizione del Festival del giornalismo culturale
Con un arrivederci alle tre città che lo hanno ospitato: Urbino, Pesaro e Fano
URBINO – È con un arrivederci alle tre città delle Marche, Urbino, Pesaro e Fano, che si è chiusa domenica 15 ottobre la riuscitissima quinta edizione del Festival del giornalismo culturale. Sessantasei ospiti, otto diverse location, tre spettacoli, sette eventi collaterali, due mostre, tre momenti dedicati alle scuole e un’ottima affluenza. Questi i numeri che hanno animato, senza soluzione di continuità, le tre diverse città. I sedici incontri del Festival sono stati raccontati con interesse sulla stampa nazionale e locale e sulle maggiori testate on line. Il bilancio culturale del Festival è enorme.
Grande è la soddisfazione degli organizzatori per essere stati in grado di avvicinare un pubblico così variegato e soprattutto giovane ai temi della cultura, della comunicazione e dell’informazione e per essere riusciti a fornire altre chiavi di lettura per comprendere la realtà di tutti i giorni. Mai come questa volta la contaminazione può dirsi raggiunta. Il genere e il metodo del Festival sono riusciti ad affermarsi pienamente con il tema “Patrimonio culturale.
Una Storia, 1000 modi per raccontarla”: questo il tema scelto dai direttori Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini per questa edizione raggiungendo – ben oltre l’importanza dei numeri – il vero obiettivo culturale. E a quella storia, ora attualità, ora patrimonio culturale, si può afferire con una fitta rete di strumenti, relazioni, mezzi per operare uno storytelling da cui partire per fare informazione, promozione, cultura.
Tra eventi, incontri e dibattiti sulle nuove frontiere del giornalismo culturale e sulla comunicazione del patrimonio si è tracciata una linea continua che, affondando le radici nelle edizioni passate, conduce direttamente al futuro. E il domani per il Festival del giornalismo culturale si configura come articolato, perché alle tre tappe della provincia di Pesaro potrebbero aggiungersene altre, arricchendo il format con contaminazioni e tematiche che, oltre a problematizzare il ruolo stesso del giornalista e la sua funzione di interprete della quotidianità e del mondo-cultura, possano interfacciarsi con territori diversi e humus sempre nuovi. Appuntamento quindi alla prossima edizione per continuare a parlare di giornalismo, new media, contemporaneità e cultura.
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