Trovato un primo accordo, a livello provinciale, per la salvaguardia della rete cardiologica all’ospedale di Senigallia
Trovato un primo accordo, a livello provinciale, per la salvaguardia della rete cardiologica all’ospedale di Senigallia
Ora si attende il recepimento delle indicazioni da parte della Giunta regionale. Maurizio Mangialardi: “E’ un passo avanti importante, ma continuiamo a lavorare per il potenziamento delle unità operative specialistiche”. Il segretario del Pd, Elisabetta Allegrezza: “Abbiamo sempre avuto fiducia nell’operato del sindaco”
SENIGALLIA – “Non ci disperavamo prima e siamo cauti ora. Certo, però, possiamo dire che il lavoro portato avanti quotidianamente con competenza e capacità di dialogo con le altre amministrazioni, in primis la Regione Marche e l’Asur Marche, inizia a dare i suoi frutti. In questi ultimi mesi, insieme al consigliere regionale Fabrizio Volpini, ci siamo adoperati perché il presidio ospedaliero di Senigallia, e in particolare il reparto Cardiologia, non subisse alcun depotenziamento e fossero salvaguardati tutti i percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali. Ora arriva la notizia che il tavolo tecnico predisposto dall’Asur per rivedere il Piano di riorganizzazione della sanità regionale ha previsto la rimodulazione dell’Utic e attendiamo fiduciosi che la Giunta regionale recepisca tali indicazioni in un’apposita delibera”.
E’ così che il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi commenta la notizia dell’accordo trovato al tavolo tecnico provinciale per il mantenimento della rete cardiologica all’ospedale di Senigallia.
“Si tratta di un ulteriore importante risultato – afferma sempre il sindaco – e siamo riusciti a far comprendere il ruolo strategico rivestito dal nostro presidio ospedaliero all’interno dell’Area Vasta 2. A differenza di chi è sempre pronto a speculare politicamente sui problemi, anziché collaborare alle soluzioni, abbiamo posto in essere un percorso che, in sintonia con il processo di riforma della sanità regionale, unisse tutte le componenti sociali e politiche cittadine. Dimostrazione ne è l’ordine del giorno proposto lo scorso 5 settembre e approvato quasi all’unanimità dal consiglio comunale, con la sola esclusione della Lega Nord.
“Una scelta rivelatasi premiante, che però non ci fa abbassare la guardia. Rimangono infatti aperte importanti questioni e, nei prossimi sei mesi, tempo che ci siamo dati per verificare le procedure e le decisioni che verranno adottate dalla Regione, vigileremo – conclude il sindaco Mangialardi – per assicurarci che all’interno del nostro presidio ospedaliero vengano mantenute e potenziate le unità operative specialistiche attualmente presenti”.
Sulla questione interviene anche il Partito democratico, con una dichiarazione del suo segretario Elisabetta Allegrezza. “Il Partito democratico di Senigallia apprende con viva soddisfazione – afferma il segretario Allegrezza – che il tavolo tecnico aperto dall’ASUR nelle scorse settimane ha trovato una positiva soluzione alla prevista soppressione dell’UTIC.
Abbiamo sempre avuto fiducia nell’operato del sindaco, Maurizio Mangialardi, e del nostro consigliere regionale, Fabrizio Volpini, ma con loro vorremmo ringraziare anche, per l’impegno di questi mesi, il presidente Dario Romano e tutto il Consiglio comunale (maggioranza ed opposizione).
“Il Consiglio comunale – aggiunge il segretario Elisabetta Allegrezza – ha infatti votato circa un mese fa un ordine del giorno che chiedeva esplicitamente il “Mantenimento dell’UTIC e di tutte le unità operative specialistiche presenti” dopo un percorso iniziato ad agosto proprio su sollecitazione del Sindaco e di due forze di opposizione: Unione Civica e Forza Italia.
“La votazione fu effettuata praticamente all’unanimità, fatta eccezione per la Lega Nord, ma nei giorni successivi al voto i gruppi di Senigallia Bene Comune (consigliere Sartini) e parte del Movimento 5 Stelle (consiglieri Martinangeli e Palma, non il consigliere Mandolini) hanno deciso di sfilarsi da questa azione unitaria, che maggioranza ed opposizione avevano deciso di condividere, portando in Consiglio un altro ordine del giorno.
Una decisione – aggiunge il segretario – che il Pd ha fatto fatica a comprendere, ma d’altronde ogni forza politica risponde ad un proprio elettorato.
“Il sindaco Mangialardi, in più occasioni (sia interne al partito, che istituzionali o pubbliche), aveva chiesto 6 mesi di tempo per un nuovo aggiornamento sul tema della sanità e del nostro presidio ospedaliero: dopo 1 mese ecco un primo ed importantissimo frutto. La strada è ancora lunga – conclude Elisabetta Allegrezza, a nome del Pd di Senigallia – ma quando si lavora veramente per il bene comune i risultati non tardano ad arrivare”.
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