“Ma quale incompatibilità?” I consiglieri della lista “In movimento – Corinaldo c’è” respingono al mittente tutte le congetture
“Ma quale incompatibilità?” I consiglieri della lista “In movimento – Corinaldo c’è” respingono al mittente tutte le congetture
CORINALDO – Il gruppo consiliare “In movimento – Corinaldo c’è” ha inoltrato una lettera alla Segreteria del Comune e, per conoscenza, a tutti i membri del Consiglio comunale, agli assessori ed al sindaco del Comune, facendo riferimento alla presunta incompatibilità che era stata contestata alla loro lista civica al momento della presentazione.
Una lettera che potrebbe ritornare utile anche ai consiglieri di altri Comuni che magari sono costretti a condividere questa situazione.
“In occasione della presentazione della nostra lista IN MOVIMENTO – CORINALDO C’É alle elezioni amministrative del nostro Comune avvenute lo scorso giugno – si legge nella lettera -, ci venivano avanzate da questa segreteria e da alcuni assessori allora e qualcuno in seguito rieletto, delle cause di incompatibilità riguardo il ruolo che avremmo ricoperto, come amministratori comunali, in contrasto con la nostra professione, nello specifico i destinatari apparivano nelle figure dei signori Adrio Testaguzza, Riccardo Piermattei e Luciano Galeotti.
“Allora le nostre energie e la nostra ideologia di base erano esclusivamente protese ad evitare alla comunità corinaldese lo “spettro” del commissariamento e comunque non rivestiva, per il nostro gruppo, una grande importanza, in relazione ad un ideale ben più importante, il dover rinunciare a saltuarie commissioni lavorative.
“In seguito, ad elezioni avvenute, abbiamo rivolto una maggiore attenzione alla tematica, anche e soprattutto constatando che colleghi amministratori pubblici rivestivano l’incarico pur assumendo contratti con l’ente locale e/o con enti pubblici.
“Il D.lgs.18 agosto 2000 n.267 cd.”TUEL” prevede all’art.63 le cause di incompatibilità per le varie cariche politico/amministrative dell’ente locale; ma il TUEL non prevede alcuna disposizione sull’incompatibilità, in astratto, tra la carica di consigliere e l’esercizio di una libera professione nello stesso territorio del comune amministrato.
“In soccorso e come definitiva interpretazione appare chiaro quanto espresso dal Ministero dell’Interno con il parere del 28 dicembre 1998 “il libero professionista che assume incarichi nel comune di cui è stato eletto amministratore non si trova in situazione di incompatibilità se tali incarichi hanno carattere di saltuarietà”. È proprio il carattere di saltuarietà ad eventualmente interessare il rapporto professionale fra il nostro Ente e le figure presenti nel gruppo consiliare di minoranza: non sussistono contratti o dipendenze in essere.
“È evidente e va sottolineato che la figura dell’amministratore pubblico deve prevalentemente indirizzarsi, con riferimento ai doveri ed alla condizione giuridica a quanto stabilito dall’art.78 comma 1 (sempre D.lgs. 267/2000) e parliamo quindi di imparzialità e principio di buona amministrazione; il legislatore in merito ha disposto che gli amministratori debbano astenersi dal prendere parte alla discussione e alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti od affini sino al quarto grado, esclusi provvedimenti normativi o di carattere generale se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto e gli interessi dell’amministratore o di parenti o affini fino al quarto grado. Intendiamo sottolineare che lo Statuto Comunale di Corinaldo che è lo strumento giuridico attraverso il quale si attua l’autonomia del nostro Ente non prevede degli articoli in merito e tacitamente possiamo dire avalla quanto stabilito dal TUEL e dalla normativa di riferimento”.
Per le ragioni sopra esposte, il gruppo consiliare “In movimento – Corinaldo c’è” chiede che la presente costituisca valido atto in materia e ne chiede la necessaria divulgazione sia internamente ai componenti l’amministrazione comunale sia alla cittadinanza tutta, tramite strumenti d’informazione che riterrete più opportuni (giornale comunale, quotidiani vari ecc.) onde evitare spiacevoli, quanto inopportune considerazioni; diffusione pubblica che il nostro movimento indipendentemente attuerà comunque”.
La lettera è stata firmata dai consiglieri comunali Luciano Galeotti, Riccardo Piermattei, Tamara Colombaroni e Adrio Testaguzza.
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