Giovane grida frasi sconnesse, attimi di paura alla stazione di Senigallia
Giovane grida frasi sconnesse, attimi di paura alla stazione di Senigallia
Per bloccare un camerunense ed accompagnarlo in ospedale – dove è stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio – sono intervenute due pattuglie della Polizia municipale, una del Commissariato ed un’altra dei Carabinieri
SENIGALLIA – Ci sono stati momenti di concitazione – e di paura – alla Stazione ferroviaria di Senigallia quando, all’improvviso, un giovane camerunense ha dato in escandescenza. Il ragazzo, mentre si trovava in compagnia di un connazionale minorenne, si è messo a gridare frasi sconclusionate che hanno fatto preoccupare i presenti. Tra queste: “L’Occidente e noi non possiamo vivere insieme”, “sono musulmano, non posso vivere in questo mondo”. Frasi che ha ripetuto continuamente, per alcuni minuti.
Pensando al peggio c’è stato chi ha subito dato l’allarme. Sul posto sono così intervenute due pattuglie della Polizia municipale ed una del Commissariato. Ma neppure alla vista degli agenti il camerunense si è tranquillizzato. Tanto che è stato richiesto il supporto dei carabinieri, intervenuti con un’altra pattuglia. E solo a questo punto il giovane extracomunitario è stato bloccato. Seppure con molta difficoltà è stato fatto salire nell’auto dei carabinieri e trasportato, a grande velocità, scortato sia dalla vettura del Commissariato, sia delle due auto della Polizia municipale, all’ospedale di Senigallia. Qui il ragazzo è stato ricoverato e sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio.
E solo a questo punto è tornata la tranquillità tra le tante persone che si trovavano all’interno della stazione ferroviaria, in attesa dell’arrivo dei treni.
Nelle foto: l’intervento degli agenti della Polizia municipale, del Commissariato e dei Carabinieri alla stazione ferroviaria di Senigallia
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