Accordi disattesi, la Cisl Fp diffida l’Amministrazione comunale di Ostra Vetere e minaccia di ricorrere alle vie legali
Accordi disattesi, la Cisl Fp diffida l’Amministrazione comunale di Ostra Vetere e minaccia di ricorrere alle vie legali
OSTRA VETERE – La Cisl Funzione pubblica, attraverso lo studio legale dell’avvocato Maria Elena Magnanelli, ha presentato un atto di diffida al Comune di Ostra Vetere. Atto di diffida inviato al sindaco, all’assessore al Personale, alla Giunta comunale e al segretario generale, avente per oggetto le risorse decentrate e i contratti/accordi decentrati degli anni 2014 e 2015.
Nella diffida viene intimato all’Amministrazione comunale di Ostra Vetere di approvare, senza ulteriore indugio la pre-intesa sottoscritta il 10 marzo 2017, e a dare effettiva applicazione a tutti gli istituti contemplati nei predetti contratti e ad erogare le somme previste negli accordi, entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento dell’atto inoltrato (25 settembre) dal legale dell’organizzazione sindacale.
“Formulo la presente – scrive l’avvocato Maria Elena Magnanelli – in nome e per conto della organizzazione sindacale Cisl Funzione pubblica.
“Premesso – si legge nella lettera inviata al sindaco di Ostra Vetere ed alla Giunta comunale – che nel corso degli incontri avvenuti nelle date del 3 e 24 febbraio e del 10 e del 17 marzo 2017 fra la delegazione trattante di parte pubblica e di parte sindacale, è emersa la Vostra volontà di addivenire ad un accordo per la ripartizione delle risorse decentrate anni 2014 e 2015;
che tali accordi sono stati raggiunti nell’incontro del 17 marzo 2017, con la contestuale sottoscrizione della relativa ipotesi, per gli anni 2014 e 2015, con dichiarazione a verbale di parte sindacale quale parte integrante e sostanziale;
che i medesimi accordi, nonostante i solleciti del sindacato, non sono tati mai approvati dalla giunta comunale con grave nocumento economico per i dipendenti coinvolti;
che la condotta omissiva posta in essere dal Comune di Ostra Vetere, viola il principio del corretto andamento delle relazioni sindacali, le quali devono essere improntate da lealtà e correttezza;
che, pertanto, il Comune, non dando seguito a quanto sottoscritto, viola anche il principio di correttezza e buonafede ex art. 1337 c.c. posto alla base di tutti gli atti negoziali. Se il Comune, infatti, stipula degli accordi e poi può non rispettarli senza alcuna conseguenza è evidente che i dipendenti, ed in particolare ed a maggior ragione gli iscritti ed aderenti al sindacato, non possano fare affidamento su quanto l’organizzazione rappresenta e stipula per loro;
che un comportamento del genere determina una condotta antisindacale;
che, come già richiamato nella dichiarazione a verbale di parte sindacale, allegata agli accordi in parola:
- l’art. 2948 del c.c. dispone che si prescrive in cinque anni tutto ciò che deve essere pagato periodicamente ad anno o in termini più brevi alla suesposta interpretazione (come ad esempio la produttività collettiva o gli altri istituti derivanti dalla contrattazione collettiva decentrata oltretutto quelli con gli importi determinati dal CCNL).
- La verifica effettuata dall’Amministrazione, invece, è stata effettuata sui fondi degli ultimi 11 anni, andando anche oltre l’orientamento dottrinale e giurisprudenziale più restrittivo, che ritiene si debba applicare la prescrizione decennale ex art. 2946 c.c., decorrente dall’erogazione delle somme al dipendente, senza oltretutto eseguire quel necessario approfondimento in ordine alle eccezioni previste dall’art. 2948 c.c.
- E’ stata erroneamente disposta la decurtazione del fondo del 2013, per quanto concerne le risorse variabili, per una cifra pari ad euro 4.199,21 derivante dallo sforamento del fondo del 2010, che costituisce tetto per i fondi degli anni successivi sino al fondo del 2014.
“Il fondo del 2010, tuttavia, nella parte variabile, nella rivisitazione effettuata da codesta Amministrazione non prende in considerazione la cifra di 4.800,00, che come risulta dagli atti, è derivante dai progetti finanziati e liquidati ai sensi dell’art. 15 comma 5 del CCNL 01/04/99 imputabili proprio al Fondo del 2010 e che, pertanto, escluderebbe lo sforamento del tetto del fondo 2010.
“Tutto quanto premesso – scrive sempre l’avvocato Maria Elena Magnanelli, in nome e per conto della Cisl Funzione pubblica – intimo e diffido codesta Amministrazione ad approvare senza ulteriore indugio la pre-intesa sottoscritta il 10 marzo 2017;
a dare effettiva applicazione a tutti gli istituti contemplati nei predetti contratti e ad erogare le somme previste negli accordi entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente:
Ad inserire già nella costituzione del fondo risorse decentrate 2016 le somme erroneamente decurtate di cui ai punti che precedono.
“Con avvertimento che in difetto – conclude l’avvocato Maria Elena Magnanelli -, si adiranno le vie legali senza ulteriore avviso”.
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