Modelli, politiche e strategie per lo sviluppo dell’agricoltura biologica, un Corso di formazione permanente all’Università di Urbino
Modelli, politiche e strategie per lo sviluppo dell’agricoltura biologica, un Corso di formazione permanente all’Università di Urbino
URBINO – Dopo la conclusione della sua prima proposta formativa sull’agricoltura biologica, l’Università degli Studi di Urbino (Dipartimento di Economia, Società, Politica), in collaborazione con il Comune di Isola del Piano (PU), il Cospe (Cooperazione per lo Sviluppo dei paesi Emergenti), la Tenuta di Montebello, la Fondazione Girolomoni, il Consorzio Marche Biologiche, l’Alleanza delle Cooperative Italiane, l’Associazione Medici per l’Ambiente, il Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (Crea) e altre istituzioni/aziende che si stanno rendendo disponibili a partecipare allo svolgimento dell’attività didattica, ha attivato il Corso di formazione permanente “Modelli, politiche e strategie per lo sviluppo dell’agricoltura biologica”. L’obiettivo è quello di sostenere la diffusione della cultura del biologico per rafforzare questo comparto produttivo, ampliando le conoscenze delle diverse figure professionali interessate a operarvi, relativamente a i metodi produttivi, le relazioni tra le imprese, le normative, le politiche di sostegno e le recenti dinamiche dei consumi.
La struttura didattica del Corso prevede tre moduli di 30 ore ciascuno, costituiti da lezioni teoriche, laboratori, seminari, visite aziendali: 1. Le agricolture biologiche: elementi qualificanti e aspetti tecnico-produttivi. 2. Dall’azienda al Food System. 3. Politiche, normative e strategie per le imprese agricole biologiche) seguiti da uno stage o dalla realizzazione di un project work. Alcuni degli aspetti che saranno approfonditi sono: il ruolo della biodiversità nei sistemi agroecologici, evidenziandone i vantaggi in termini, ad esempio, di fertilità del suolo, tutela/creazione del paesaggio, contenimento degli effetti dei cambiamenti climatici; le possibili strategie di miglioramento genetico per l’agricoltura biologica e di conservazione/utilizzo di semi e cultivar tradizionali; le relazioni collaborative attivabili sia tra le aziende (per migliorare operatività e performance economiche), sia con i consumatori; la gestione del processo di conversione aziendale al biologico; le relazioni tra modelli di produzione e consumo agroalimentare e salute degli operatori e dei consumatori.
Il Corso, caratterizzato da un’impostazione fortemente multidisciplinare, è rivolto a: studenti (laureati e non) interessati a operare in diverse fasi della filiera bio; imprenditori intenzionati ad attivare un percorso di conversione aziendale; occupati in imprese di produzione/trasformazione di prodotti biologici; tecnici di enti/organismi di formazione e cooperazione operanti in Italia e all’estero; docenti della Scuola secondaria superiore per il loro percorso di aggiornamento; liberi professionisti; dipendenti di istituzioni pubbliche. Posti disponibili: 40. Periodo d’iscrizione: fino al 15 ottobre. Quote di iscrizione: 500,00 euro, 375 euro per gli uditori, da pagarsi con versamento unico all’iscrizione. Periodo di svolgimento: ottobre 2017-luglio 2018. Sono disponibili due borse di studio a copertura della quota d’iscrizione, per studenti che abbiano discusso una tesi magistrale sull’agricoltura biologica, finanziate dalla Fondazione Girolomoni. (eg)
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