“Le ottime proposte per la buona scuola spesso inquinate dalla controcultura”
“Le ottime proposte per la buona scuola spesso inquinate dalla controcultura”
di GIUSEPPE CIONCHI*
Ottime proposte per la scuola del futuro che piovono di quando in quando. Brillano come fuochi d’artificio sempre godibili: innalzamento dell’obbligo scolastico a 18 anni; sperimentazioni di classi fino al quarto anno; laboratori per l’apprendimento, con la conseguente riduzione delle “parole, parole, parole” di tanti insegnamenti che spesso cadono come una goccia nell’oceano della disattenzione (secondo un sondaggio psicodidattico USA, il livello attentivo cala paurosamente dopo i primi 15 minuti della lezione); uso del digitale per il rinforzo dell’apprendimento con le ricerche via internet usando computer, tablet, cellulare, smartophone…con la speranza che alunni/alunne scrivano meglio e parlino meglio, di fronte al grido di un manifesto di intellettuali che lamentano la scorrettezza nello scrivere e nel parlare della stragrande maggioranza dei nostri studenti/studentesse…
Allora? Dov’è il buco nero?
Riceviamo, da un docente, una mail relativa al buco nero di una “proposta di cambiare le parole di “festa di Natale…in festa d’inverno”, e di “festa di Pasqua in festa della primavera”, in un certo Istituto Scolastico che speriamo non ci sia! E’ veramente un buco nero che propone l’analfabetismo, la controcultura, l’ ignoranza, gli occhi bendati, anzi “accecati” per negare il sole, la luce, la storia unica, irreversibile, intoccabile, ineguagliabile, incomparabile, “rivoluzionaria” di Gesù che con il suo Natale illumina il mondo. Infatti, proprio il Natale provoca, anche solo materialmente, le luci ovunque e illumina le piazze, le vie, i negozi, le case, i supermercati…Il Natale fa scattare nel mondo giri economici colossali come nessun’altra festa.
Non parlarne è favorire l’ignoranza culturale, proprio quando la scuola dovrebbe combatterla. Dal Natale dipendono tutte le date storiche del mondo. “Fin qui giunge la storia e di qui ricomincia” afferma Hegel. Le date relative ai fatti, agli eventi, ai personaggi, alle rivoluzioni, alle guerre, agli imperi di ieri, oggi, domani…(egiziani, assiro-babilonesi, greci, romani…), alla formazione degli Stati nel mondo, ai trattati di pace, alle scoperte scientifiche, al progresso, allo sport, alle religioni con i rispettivi fondatori… sono segnate o prima/avanti Cristo (= aC) o dopo Cristo (= dC): dalla creazione del mondo alla sua fine.
Anche l’ateo, quando firma la carta di identità, la patente, i mandati in banca, gli assegni, le fatture, il diario… scrive 2017 (cioè 2017 anni dal Natale!) : è un fatto ineludibile, incancellabile, insostituibile…
Che bello sarebbe, invece, mettere l’inverno : ma quale? Le date dell’inverno o della primavera dipendono dal Natale e tali devono rimanere perché Gesù non ha confronti. Riportiamo queste citazioni emblematiche su Gesù, di fronte alle quali anche l’ateo deve togliersi il cappello. -“Cristo è: 1.bellezza; 2.non c’è niente di meglio; 3.se è così è un miracolo, ed ecco qui tutta la fede”. “Non c’è nulla di più bello, di più profondo, di più simpatico, di più ragionevole, di più virile e perfetto di Cristo; e non solo non c’è, ma con geloso amore dico che non può esserci. E non basta; se mi si dimostra che Cristo è fuori della verità ed effettivamente risulta che la verità è fuori di Cristo, io preferisco stare con Cristo anziché con la verità”. “L’unica soluzione al problema dell’uomo è Cristo”. “L’Occidente ha perduto Cristo ed è per questo che muore”. “Cristo è l’ideale eterno dell’umanità” (F.M.Dostoevskij). Ma c’è un inverno o una primavera «ideale eterno» dell’umanità ? F.W.Nietzsche scrive: “Gesù è l’uomo più buono che ci sia mai stato” . I. Kant – il filosofo studiato in ogni scuola del mondo – afferma: “Il Vangelo è la fonte da cui è scaturita la nostra civiltà”. Ma il Vangelo non è un libro: è una Persona; è Gesù!
- Freud, il fondatore della psicanalisi, è stato colpito dal dipinto del Tiziano il «Cristo del Tributo» («Date a Cesare… »), tanto da scrivere il 20 settembre 1883 : «Questa testa di Cristo, mia cara, è la sola verosimile che possiamo pensare avesse un tal uomo. Mi è sembrato, anzi, di dover credere che egli fosse stato davvero così importante, perché la sua rappresentazione è così riuscita… Mai più parlerò di quest’uomo che ha mutato il destino del mondo, anche se i miei studi saranno indirizzati in buona parte verso quel «fatto» straordinario che è la religione».
Gesù è il personaggio inconfondibile, originale, gigante della storia. Ieri. Oggi. Domani. Sempre. – Napoleone confessa: “Cristo è unico”. La sua vita, le sue azioni, le sue parole, i suoi miracoli, le sue Beatitudini e le sue Parabole sono sbalorditive. A.Einstein, considerato il più grande scienziato della storia, dichiara: «Da bambino mi hanno insegnato sia la Bibbia che il Talmud. Sono ebreo, ma resto affascinato dalla figura luminosa del Nazareno”.
Il dato storico di Gesù va insegnato, come precisa il marxista ateo (ripetiamo: marxista ateo!) Lenin (il nome dice tutto!) Raghuvanshi, attivista indiano per la difesa dei diritti umani: «educazione laica significa che impariamo la storia e la logica, e Gesù Cristo ha portato la pace, la riconciliazione, la non violenza e la giustizia in questo mondo. E’ importante che i bambini studino questa personalità storica».
Né si può tralasciare l’affermazione incontrovertibile di un laicista di ferro, Benedetto Croce: “Il cristianesimo (che deriva da Cristo celebrato a Natale, ndr) è stato la più grande rivoluzione che l’umanità abbia mai compiuta”…Le citazioni su Gesù occupano interi libri di Antologie. Il Natale è celebrato da scrittori, poeti, artisti, scultori, letterati, musicisti… gente semplice di ogni parte della terra con i Presepi in casa, nelle chiese, nelle piazze e – soprattutto – con i Presepi viventi attivi anche nelle nostre città. Ogni Museo o chiesa del mondo ha un quadro dell’Annunciazione e del Natale, oltre ai fatti, ai miracoli, alle parabole di Gesù. Rembrandt dedica decine di tavolozze ai Vangeli di Gesù.
La mostra dei Presepi di Magi del 2016 alla Rocca di Senigallia è stata visitata da migliaia di persone. L’augurio “Buon Natale” è detto in tutte le lingue del mondo. Su tutte queste realtà culturali che è impossibile non vedere, faremo l’oscuramento, l’analfabetismo, il ghetto culturale…proprio quando Senigallia è stata visitata da Sgarbi per la mostra al Palazzo del Duca per la “Mater Misericordiae” che – guarda caso – è la Madre del Gesù del Natale? Confermiamo in modo irriducibile: “Oscurare il Natale è oscurare la storia. E’ un buco nero che nella storia non può entrare, né stare, né essere inserito. Assolutamente. Incontrovertibilmente. Mai. Sarebbe analfabetismo, controcultura, negazione della realtà che è totalmente innegabile” (gicionchi@libero.it).
*sacerdote, giornalista, storico, scrittore
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