“Divina e altri racconti (2015-2017)”, un nuovo lavoro letterario di Paolo Maria Rocco
“Divina e altri racconti (2015-2017)”, un nuovo lavoro letterario di Paolo Maria Rocco
di GEMMA NATALI CONVERSANO
FANO – Ecco il nuovo atteso libro di Paolo Maria Rocco, scrittore già noto per aver dato alle stampe due libri molto apprezzati dai lettori: il romanzo “Virginia, o: Que puis-je faire?” (che ha fatto dire alla critica di un racconto tra i migliori nella narrativa contemporanea), e la raccolta di poesie “I Canti” con le quali ha vinto il Primo Premio nel Festival internazionale “La Piuma di Živodrag Živković”, 2016, tenutosi a Zenica, in Bosnia e Herzegovina, organizzato dal poeta bosniaco Emir Sokolovic.
Il nuovo prodotto letterario di Paolo Maria Rocco è un libro di racconti pubblicato per Amazon dal titolo “Divina e altri racconti (2015/2017)”, in formato digitale e anche cartaceo. Li abbiamo letti con grande interesse e, vogliamo dire con piacere, le attese non sono rimaste deluse, tutt’altro: in cinque racconti lunghi (il libro consta di circa 250 pagine) l’Autore narra storie di grande impatto che hanno il merito di saper intrigare il lettore al punto di augurarsi che alcuni personaggi trattati vengano ripresi in altre future narrazioni, per quanto sono costruiti con maestria di stile tale da farci affezionare ad essi. Vicende tratte dalla realtà che ci guidano in un universo di sentimenti che si alimenta delle esistenze descritte e degli eventi che le caratterizzano, degli ambienti e della loro corrispondenza con gli stati d’animo di chi vi è coinvolto. Non si tratta però ‘solo’ di realismo: si riconosce in essi l’adesione a modelli quali il realismo magico e a elementi del fantastico, per esempio, trattato in modo, quest’ultimo, davvero originale.
Durante la scoperta di questa ulteriore bella prova nella prosa, incontriamo, quindi, a partire dal primo racconto “Maddy, Sally e Kate – best friend”, l’approccio dell’Autore anche alle forme del testo teatrale: le tre ‘amiche del cuore’, come dice il titolo, danno vita a un dinamico e brillante dialogo, un incalzante scambio di battute, proprio come se ci trovassimo ad assistere ad una piéce, durante il quale (a partire dall’elemento centrale della storia d’amore vissuta da Maddy) emergono perfettamente le personalità di ognuna di esse, senza sconti, come noi donne siamo solite fare, e che lascia spazio anche ad una dose ben elaborata di umorismo, di ironia. Ecco, si può dire proprio che dramma, suspence, umorismo, mistero, siano gli elementi che caratterizzano alcuni di questi racconti, come se l’Autore volesse avvisarci del fatto che la vita, in genere, riserva, a chi ha il coraggio di viverla, un ventaglio di situazioni ognuna delle quali conserva in sé una qualità straordinaria, una visione che diventa allegoria, giocata sempre su registri linguistici diversi e, per questo, di rilievo.
“Una partita”, il secondo racconto, ci conduce nell’ambiente giovanile universitario di una cittadina d’alta montagna, e nel rapporto di amicizia tra i due protagonisti, Michele e Albino. Una storia che non risparmia uno sguardo attento e, per questo, nudo e crudo su alcuni aspetti della condizione giovanile dei nostri giorni troppo spesso segnata da eventi drammatici (che qui vengono trattati con estrema verità e con delicatezza), e incursioni nelle pratiche ambigue di governo della res publica.
Con “Clelia” siamo introdotti in un racconto che ci mostra ancora una volta l’abilità dell’Autore di disegnare storie il cui fascino deriva dall’inserimento di elementi visionari e fantastici e dal saper costruire personaggi di grande significato nel dipanarsi delle loro singolari esperienze. Così, la storia d’amore tra Clelia e il protagonista, che si identifica nella voce narrante, si tinge delle atmosfere del magico corroborate dalle corrispondenze davvero ben studiate da parte dell’Autore con gli elementi della natura, con gli ambienti.
C’è spazio, in questo bel libro, anche per vicende di “cronaca”, si può dire, tratte, in questo caso, dall’ambiente della scuola pubblica italiana: con stile incalzante e sicuro, l’Autore ci narra, in “Vers le bas” (che si traduce con: Il mondo alla rovescia) di una vicenda realmente accaduta in una scuola superiore (come l’Autore ci informa in calce all’ultima pagina della narrazione) e, per questo, vengono celati i veri nomi di luoghi e persone. Al protagonista di questa narrazione (l’ “eroe positivo”), il merito di aver opposto, da solo – nonostante sia stato sottoposto per mesi da parte di dirigenti della scuola ad un vero e proprio regime di vessazioni – un argine determinante alla minaccia più che realistica che centinaia di studenti rischiassero la propria vita.
L’ultimo dei cinque racconti, “Divina” (che dà il titolo al libro), è la storia drammatica di una donna sfruttata fin da bambina, al punto da diventare schiava delle perversioni che hanno scandito la sua vita. Una narrazione molto forte nei contenuti, che non risparmia proprio nulla, fino al colpo di scena conclusivo, straordinario per la capacità di portarci ad un esito tanto inaspettato quanto commovente.
E’ un libro, quindi, che certamente consiglio a chiunque perché offre al lettore la possibilità di avvicinarsi ad una esperienza di scrittura (quella dell’Autore) ricca e sorprendente, e di scoprire, per chi non l’avesse già fatto, la cifra stilistica di Paolo Maria Rocco che sta facendo, e farà, proseliti, ne siamo sicure!… anche perché è possibile per tutti usufruire, in mancanza di un lettore digitale, della versione cartacea del libro che mette a disposizione Amazon, per l’acquisto, nel suo sito.
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Titolo: “Divina e altri racconti (2015-2017)”
Autore: Paolo Maria Rocco
Prezzo: Euro 7.52 (formato cartaceo)
Edito da: Amazon
Printed in Great Britain
ISBN: 9781521782415
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PER ORDINARLO IN FORMATO DIGITALE O CARTACEO COPIARE E INCOLLARE NEL SITO AMAZON IL SEGUENTE INDIRIZZO:
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